Insegnare a gestire se stessi è il nucleo essenziale dell’educare. Secondo me (ed è un parere personale) è solo quando cominciamo a gestire noi stessi che abbiamo buone probabilità di raggiungere il benessere.
In questo ambito il primo, e più importante, insegnamento è l’esempio. Credo sia essenziale insegnare i valori dell’onestà, del rispetto, della giustizia.
Tuttavia c’è qualcosa, che almeno per me, è stato fondamentale, che può essere insegnato a qualunque età, e meglio ancora se viene insegnato nelle scuole primarie.
Si parte da una constatazione molto semplice: noi possiamo vivere i nostri ricordi sia in modalità associata che in modalità dissociata.
È poi ovvio che ciascuno di noi ha ricordi felici e ricordi infelici. Qualunque sia l’età, ciascuno ha nel passato avvenimenti che l’hanno reso felice e altri che l’hanno fatto soffrire.
Mettiamo ora insieme le cose.
Ovviamente ciascuno di noi ha una sua tendenza, o abitudine. Ma ci sono diversi esercizi per imparare ad associarsi o a dissociarsi nel rivivere un’esperienza. Alcuni esercizi sono complessi, o almeno necessitano di una guida all’inizio.
Ma … c’è un modo per iniziare il percorso talmente semplice da sembrare troppo ovvio e banale, eppure funziona: scrivere.
Quando si impara a vivere in modalità dissociata le proprie tristezze, si può iniziare ad elaborarle, capirne il motivo, comprenderne gli insegnamenti. Ma questa “è un’altra storia”.
Ci sono altre cose essenziali che potete insegnare ai vostri alunni di qualunque età: essere flessibili, essere proattivi, riconoscere i propri modelli mentali.
C’è, infine, un altro elemento fondamentale per la gestione di sé: il pensiero sistemico. Ma su questo i bambini sono più bravi degli adulti!