Casi pratici per il Medico

Casi pratici per il Medico - Gialli di comunicazione e gestione


Una pagina dedicata a Casi pratici, Esempi, Gialli di comunicazione. 


Lo schema dei Casi Pratici è sostanzialmente sempre lo stesso:

  1. viene raccontata una storia, possibile e verosimile, ma non vera
  2. vengono poste alcune domande, sempre relative ad aspetti legati alla comunicazione o alla gestione
  3. Provate a rispondere, cercando gli indizi contenuti nell'aneddoto (per questo i casi pratici vengono anche chiamati "gialli di comunicazione)
  4. Andate a verificare le risposte

Ricordate che lo scopo è quello di mettere alla prova le vostre competenze nell'ambito delle tecniche di Comunicazione o di Gestione, e gli indizi, le domande e le risposte vertono sempre e solo sul tema della comunicazione!


Autore: Carla Fiorentini 2 luglio 2023
La stretta di mano con presa a due mani da parte del medico
Autore: Carla Fiorentini 8 maggio 2023
Uso del filtro sensoriale cinestesico per aumentare la compliance
Autore: Carla Fiorentini 27 febbraio 2023
Uso dei filtri sensoriali per aumentare la compliance
Autore: Carla Fiorentini 8 gennaio 2023
Tecniche di coaching per la terapia
Autore: Carla Fiorentini 8 maggio 2022
Un caso pratico di comunicazione tra medico e paziente
Autore: Carla Fiorentini 14 aprile 2022
Un caso pratico di comunicazione
Autore: Carla Fiorentini 20 febbraio 2022
L'uso delle metafore nella visita medica
Autore: Carla Fiorentini 8 gennaio 2022
Un caso pratico, un “giallo”: il racconto di una storia, possibile e verosimile, alcune domande a cui dare risposta, e la verifica successiva.
Autore: Carla Fiorentini 24 luglio 2021
Storia Due diverse pazienti vanno dal medico e raccontano il loro problema. Il problema è cominciato la settimana scorsa. Giovedì mi sono svegliata piena di ponfi, rossi, pruriginosi. Non può essere un problema alimentare perché io mi alimento in modo sano: zuccheri al mattino, carboidrati e fibre a mezzogiorno, proteine e fibre la sera. Sì, faccio uso di integratori, ma prevalentemente Sali minerali. Oltre a questi ponfi, ho un grave problema di xerosi cutanea, che si accentua occasionalmente, apparentemente senza motivazioni. Inizialmente mi sono limitata ad usare una crema idratante e lenitiva, ma con il protrarsi del problema ho dato un corticosteroide, ma ho preferito usare uno di quelli poco potenti, un OTC. Eppure il quadro è rimasto immutato. Sono mesi che ho questo problema, ma all’inizio non ci ho quasi fatto caso. La pelle un po’ più unta, soprattutto attorno al naso, ma pensavo fosse qualcosa che avevo mangiato. Poi ho cominciato a spellarmi, e ogni tanto avevo delle chiazze rosse, soprattutto in faccia. Sì, a volte mi gratto, ma quasi senza accorgermene. Dieci giorni fa è peggiorato, e ho dato una di quelle creme di cui fanno pubblicità alla televisione, quello contro il bruciore e gli arrossamenti. Poi ho chiesto in farmacia, ma volevano darmi il cortisone, e io non lo voglio. Così sono venuta da lei. Domande Non preoccupatevi minimamente del significato clinico – diagnostico di ciò che viene detto!! Si tratta di un esempio che, dal punto di vista medico, è totalmente assurdo. Sintetizzate ciò che dice ciascun paziente con parafrasi che dimostrino che avete ascoltato con attenzione. Risposta La parafrasi sono uno strumento basilare nell’ascolto attivo. Una parafrasi ben costruita usa lo stesso linguaggio del filtro sensoriale del paziente usa un linguaggio adeguato al livello culturale del paziente riporta tutti i fatti parafrasa le opinioni esplorandole per comprenderle meglio Qui di seguito trovate le parafrasi ai racconti dei pazienti che rispettano le regole indicate. Ovviamente non sono le uniche forme di parafrasi possibili: provate a trovare la vostra costruzione Mi permetta di riassumere e mi corregga se sono impreciso. Il problema sussiste da circa una settimana, e consiste in ponfi rossi e pruriginosi, a cui si aggiunge una xerosi cutanea. Esclude una disfunzione alimentare. Ha impiegato creme lenitive e corticosteroidi topici a bassa potenza, senza miglioramenti. Mi permetta di riassumere e mi corregga se sono dimentico qualcosa di importante. Il problema è di vecchia data, ma all’inizio era solo un fastidio: pelle unta, soprattutto vicino al naso. Da dieci giorni è aumentato il problema, e ha dato una crema (ricorda il nome?).
Autore: Carla Fiorentini 23 maggio 2021
Storia Il signor Giuseppe telefona al suo medico: questo il suo racconto. Buon giorno, dottore, non sto affatto bene e sono anche piuttosto preoccupato. Circa 10 giorni fa mi sono comparse delle bolle rosse sull’avambraccio sinistro, all’interno. Al momento non vi ho fatto caso: erano 4-5 bolle, grandi circa mezzo centimetro, e non mi causavano alcun fastidio. Il giorno dopo, al risveglio, avevo un po’ di nausea, ma ho fatto colazione lo stesso (cappuccino e brioche). La sera mi sembrava fosse tutto a posto: ho cenato normalmente, mangiando bistecca e verdura cotta. Dopo un paio d’ore ho sentito un mal di stomaco terribile. Ho vomitato. Mi sentivo anche un po’ acciaccato, come avere l’influenza. Così ho preso un’aspirina e sono andato a letto. Per alcuni giorni è stato tutto tranquillo, anche se le bolle erano rimaste invariate. Poi, due giorni fa, di nuovo la nausea al mattino. Ieri mattina avevo bolle anche sull’avambraccio destro, sempre rosse, di mezzo centimetro circa. Solo che queste prudono da impazzire. Ne ho qualcuna anche sulle mani. Io dormo con il pigiama a maniche lunghe, ma sulle mani quelle maledette bolle mi hanno indotto a grattarmi fino ad avere escoriazioni. Sono rimasto a letto, al calduccio, pensando che così passava tutto. Ma questa mattina è ancora peggio. Le bolle dilagano, prudono. Ho un mal di stomaco terribile: un bruciore incredibile. In più ho un mal di schiena che mi fa soffrire: sono piegato in due, non riesco a stare dritto. Può venire a visitarmi a casa? Domande Il paziente riferisce alcuni fatti e alcune opinioni. Riuscite a distinguere gli uni dagli altri? Per fare la diagnosi vi basate principalmente sui fatti o sulle opinioni? E per definire la terapia Come sempre, vi raccomando di non cercare una logica clinica in ciò che è stato scritto: si tratta di storie inventate e paradossali, che servono solo come esercizi di comunicazione. Risposta Il paziente riferisce alcuni fatti e alcune opinioni. Riuscite a distinguere gli uni dagli altri? Buon giorno, dottore, non sto affatto bene Opinione e sono anche piuttosto preoccupato Opinione Circa 10 giorni fa mi sono comparse delle bolle rosse sull’avambraccio sinistro, all’interno. Fatto Al momento non vi ho fatto caso: erano 4-5 bolle, grandi circa mezzo centimetro Fatto e non mi causavano alcun fastidio Opinione Il giorno dopo, al risveglio, avevo un po’ di nausea Opinione ma ho fatto colazione lo stesso (cappuccino e brioche). Fatto La sera mi sembrava fosse tutto a posto Opinione ho cenato normalmente Opinione mangiando bistecca e verdura cotta.. Fatto Dopo un paio d’ore ho sentito un mal di stomaco terribile Opinione Ho vomitato Fatto Mi sentivo anche un po’ acciaccato Opinione come avere l’influenza Opinione Così ho preso un’aspirina Fatto e sono andato a letto. Fatto Per alcuni giorni è stato tutto tranquillo Opinione anche se le bolle erano rimaste invariate Opinione Poi, due giorni fa, di nuovo la nausea al mattino Opinione Ieri mattina avevo bolle anche sull’avambraccio destro, sempre rosse, di mezzo centimetro circa Fatto Solo che queste prudono da impazzire Opinione Ne ho qualcuna anche sulle mani Fatto Io dormo con il pigiama a maniche lunghe Fatto ma sulle mani quelle maledette bolle mi hanno indotto a grattarmi Opinione fino ad avere escoriazioni Fatto Sono rimasto a letto, al calduccio Fatto pensando che così passava tutto. Opinione Ma questa mattina è ancora peggio Opinione Le bolle dilagano Opinione prudono Opinione Ho un mal di stomaco terribile Opinione un bruciore incredibile Opinione In più ho un mal di schiena che mi fa soffrire Opinione sono piegato in due Fatto non riesco a stare dritto Opinione Per fare la diagnosi vi basate principalmente sui fatti o sulle opinioni? Per fare la diagnosi i fatti sono generalmente l’elemento preponderante. E per definire la terapia Per definire la terapia è necessario dare estrema importanza alle opinioni: sono le opinioni che rivelano cosa disturba o preoccupa maggiormente il paziente. In genere buona parte dei sintomi ritenuti più fastidiosi dal paziente sono opinioni, ma finché non sono stati affrontati quei sintomi, o finché il paziente non è stato rassicurato con l’affermazione che la terapia eliminerà quei sintomi, difficilmente presta la dovuta attenzione alla prescrizione nel suo complesso. Nel suo racconto il sig. Giuseppe parla di prurito “da impazzire”, “bruciore incredibile” allo stomaco, “schiena che fa soffrire”: tutte opinioni opinabili. Ma è chiaro che se non si agisce, anche solo con un placebo (anche verbale) su questi elementi, il sig. Giuseppe non ascolterà ciò che il medico ha da dire!
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