Autore: Carla Fiorentini
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31 gennaio 2021
Chi si occupa, o si interessa, di formazione, di comunicazione in senso lato, di crescita personale, di sociologia e studio dei comportamenti, di è imbattuto spesso negli ultimi anni nelle “ dinamiche a spirale ”, spesso citate (ovviamente) in inglese come spiradynamics. vMeme giallo, verde, corallo, … strani modi di parlare, ragionamenti incomprensibili agli ignari, ma molto coinvolgenti per “gli addetti ai lavori”. Ogni volta che ne sentivo parlare il mio scetticismo era a dir poco tangibile: sono molto diffidente verso le teorie che sembrano classificare gli esseri umani secondo graduatorie di merito, o livelli evolutivi, come se alcuni fossero inesorabilmente migliori di altri. E infatti è così che molti usano le dinamiche a spirale: per sostenere la loro superiorità verso il resto del mondo. Poi ho incontrato questo libro, e l’ho letto, partendo dal fatto che stimo Claudio Belotti. Non posso dire di essermi convertita. Spiraldynamics non è “il mio mondo”, mi rimane difficile da comprendere e condividere. Ma almeno ho capito di cosa si tratta, e ho capito che studia i comportamenti umani, senza strane arroganze, senza graduatorie e classifiche tra buoni e cattivi. Io lo rileggerò, per comprendere meglio, e ve lo segnalo. Dedicato ai curiosi, a chi ne ha sentito parlare ed era scettico. È scritto bene, e merita di essere letto.