Un giovane capace di gestire il suo tempo ha infinite possibilità. Purtroppo, invece, negli ultimi anni si assiste sempre più a genitori che si limitano ad “impiegare” il tempo dei figli.
Si sa, l’esempio è sempre l’insegnamento più potente. E se un bambino cresce con orari fissi, definiti da altri, e deve limitarsi a correre per farsi trasportare dalla scuola alla palestra, alla lezione di judo, alla piscina, … non può imparare che il tempo è una risorsa. Scusatemi: ciò esula dall’argomento, ma questa abitudine moderna di spendere il tempo invece di investirlo mi fa veramente arrabbiare.
Uno dei metodi più utili per gestire il tempo, che può essere insegnato a qualunque età (anzi: più si è giovani, più è facile impararlo) è quello di lavorare sulla linea del tempo, definita Time line (non per passione verso la terminologia inglese, ma perché è il termine usato da tutti coloro che lavorano con questo metodo).
È dimostrato che tutto ciò che visualizziamo, o anche solo rappresentiamo graficamente, rimane più impresso. Ecco quindi un modo di lavorare che può essere usato come esercizio, fatto come un gioco tutti insieme, insegnato a bambini o adulti. Io lo uso ogni volta che voglio organizzare un lavoro complesso.
Potreste visualizzare il raggiungimento dell’obiettivo ben prima del punto dove avete inizialmente segnato il punto di fine del piano.
In questo caso, forse, valeva la pena essere un po’ più ambiziosi, ma aspettate ancora per modificare il piano.
In molti casi, invece, la visualizzazione evidenzia che i tempi necessari sono stati sottostimati, e che nella pianificazione mancava qualche pezzo.
Anche in questo caso, dovete ancora fare la verifica e aspettare ancora prima di modificare il vostro piano.
Lasciate quindi tutti i vostri segni di tappe, i vostri post-it, e i vostri punti di partenza e di arrivo ben evidenti.
Mettetevi ora al punto di arrivo.
E se non avete modifiche da apportare, o siete dei pianificatori eccezionali, o avete barato. Inoltre, e ve lo dico per esperienza personale, aver vissuto (ovviamente con l’immaginazione) le diverse tappe le rende più semplici da compiere: si sa, la nostra mente è refrattaria al cambiamento, mentre con questa tecnica evitiamo molti blocchi dovuti all’ansia o alla paura!