Per migliorare la propria modalità di ascolto sono in gioco diversi fattori:
Elementi core per un ascolto ottimale sono la respirazione e il desiderio di ascoltare.
Apparentemente il secondo elemento è ovvio, mentre il primo sembra assurdo. Guardiamoli un po’ più da vicino.
Sono molte le discipline orientali che evidenziano l’importanza del respiro, mentre in Occidente era un po’ più trascurato. Negli ultimi anni però anche rigorosi studi di neurofisiologia hanno evidenziato come una buona respirazione abbia, tra l’altro, la capacità di migliorare il funzionamento delle sinapsi e potenziare lo sviluppo dei neuroni. E non si tratta solo di ossigenare sangue e cervello!
Il respiro profondo e regolare inibisce l’ansia e la paura, due dei più potenti nemici dell’ascolto, aumenta l’attenzione e la consapevolezza.
Fate quindi esercizi di respirazione per qualche minuto al giorno, acquisite l’abitudine a conoscere il vostro respiro e, quando vi accorgete che vi state distraendo basteranno tre respiri profondi a riprendere la concentrazione.
Il desiderio di ascoltare sembra ovvio, ma è forse uno degli elementi più carenti. Voler ascoltare significa prestare attenzione agli altri, accoglierli, accettarli. E non sempre è facile!
I comportamenti
Tutti i comportamenti sono acquisiti, frutto di abitudini, insegnamenti e costanti adattamenti. Il modo in cui ci comportiamo rappresenta solo parzialmente chi e cosa siamo, e ciò che davvero pensiamo o crediamo. Tuttavia i comportamenti hanno un vantaggio: così come sono stati acquisiti possono essere cambiati e modificati, con un po’ di pazienza e costanza, se la modifica ci offre dei vantaggi.
Quindi:
Fare tutto questo come esercizio può sembrare un po’ sciocco, ma quando si sono acquisiti i comportamenti ottimali, quando ascoltare davvero diventa un’abitudine, e quindi automatico e facile, abbiamo l’opportunità di scoprire gli altri e il loro mondo, e migliorare il nostro.