Per migliorare la propria modalità di ascolto sono in gioco diversi fattori:
- elementi core, imprescindibili
- comportamenti
- esercizi pratici
di miglioramento basati sulle tecniche di comunicazione
Elementi core per un ascolto ottimale sono la respirazione e il desiderio di ascoltare.
Apparentemente il secondo elemento è ovvio, mentre il primo sembra assurdo. Guardiamoli un po’ più da vicino.
Sono molte le discipline orientali che evidenziano l’importanza del respiro, mentre in Occidente era un po’ più trascurato. Negli ultimi anni però anche rigorosi studi di neurofisiologia hanno evidenziato come una buona respirazione abbia, tra l’altro, la capacità di migliorare il funzionamento delle sinapsi e potenziare lo sviluppo dei neuroni. E non si tratta solo di ossigenare sangue e cervello!
Il respiro profondo e regolare inibisce l’ansia e la paura, due dei più potenti nemici dell’ascolto, aumenta l’attenzione e la consapevolezza.
Fate quindi esercizi di respirazione per qualche minuto al giorno, acquisite l’abitudine a conoscere il vostro respiro e, quando vi accorgete che vi state distraendo basteranno tre respiri profondi a riprendere la concentrazione.
Il desiderio di ascoltare sembra ovvio, ma è forse uno degli elementi più carenti. Voler ascoltare significa prestare attenzione agli altri, accoglierli, accettarli. E non sempre è facile!
I comportamenti
Tutti i comportamenti sono acquisiti, frutto di abitudini, insegnamenti e costanti adattamenti.
Il modo in cui ci comportiamo rappresenta solo parzialmente chi e cosa siamo, e ciò che davvero pensiamo o crediamo.
Tuttavia i comportamenti hanno un vantaggio: così come sono stati acquisiti possono essere cambiati e modificati, con un po’ di pazienza e costanza, se la modifica ci offre dei vantaggi.
Quindi:
- Prestare attenzione ai segnali non verbali emessi dagli interlocutori
- Mantenere la concentrazione senza lasciarsi distrarre da suoni o rumori
- Ascoltare senza giudicare
- Lasciare spazi di riflessione e concentrazione agli interlocutori senza incalzarli
- Ripetere con parole proprie i concetti espressi dagli interlocutori (messaggi ed istruzioni)
- Verificare che gli interlocutori abbiano compreso (chiedendo: Mi sono spiegato? O chiedendo di parafrasare ciò che è stato detto o, semplicemente, prestando attenzione alle loro microespressioni)
- Ascoltare fino in fondo le parole altrui, evitando di smettere di ascoltare appena si presume di indovinare che cosa stanno dicendo
- Quando è possibile, o opportuno, prendere appunti per poter ricordare meglio (o disegnare una mappa mentale)
- Fare regolarmente il punto della situazione nel corso della conversazione
- Evitare tassativamente di concludere la frase o le parole dell’interlocutore
- Migliorare costantemente l’ascolto
- Evitare di interrompere gli interlocutori mentre parlano
- Concentrarsi su quanto viene detto, anche se non interessa
- Osservare l’espressione degli interlocutori (preoccupata, indifferente, timida, etc.)
- Non pensare a come ribattere mentre gli altri stanno parlando
- Prestare attenzione alle variazioni della voce (tono, volume, frequenza)
- Ascoltare tutto il messaggio, non solo quello che interessa
- Sospendere il giudizio: evitare di ascoltare con diverso stato d’animo e attenzione a seconda del giudizio che si ha sull’interlocutore
- Manifestare un ascolto attivo anche se si condivide l’opinione altrui
- Ascolto il punto di vista degli altri anche se è diverso
- Chiedere con calma chiarimenti su vocaboli o espressioni che infastidiscono
- Fare domande per verificare le informazioni che risultano dubbie o poco chiare
- Distinguere i fatti dalle opinioni espresse dall’interlocutore (i fatti possono essere “fotografati” o rappresentati con un disegno, le opinioni no)
- Evitare gli eccessi di reattività: aspettare di aver capito e chiarito ciò che l’interlocutore intende prima di reagire.
Fare tutto questo come esercizio può sembrare un po’ sciocco, ma quando si sono acquisiti i comportamenti ottimali, quando ascoltare davvero diventa un’abitudine, e quindi automatico e facile, abbiamo l’opportunità di scoprire gli altri e il loro mondo, e migliorare il nostro.