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Consuma, bastardo, consuma!

Comincio ad essere fortemente irritata da una serie di spinte al consumo. Beh, più che spinte sono veri e propri calci. 

Ti ricordi che un quindicina di anni fa veniva raccomandato di comprare le auto diesel perché meno inquinanti? Probabilmente no, non ti ricordi, ma era così. E ora il diesel è il nemico. Non si può più usare.

Compra una nuova auto! Che aspetti?

Magari elettrica, e poco importa se, tra un po’, diventeremo consapevoli dei problemi causati dalle auto elettriche. Intanto ne hai comprato una.

Sono abbastanza vecchia da ricordare gli elettrodomestici che duravano anni e anni: comprare una nuova lavatrice, o un frigorifero, era un evento.

E la TV?

Se ne comprava una nuova per averne due in casa, evitando così di litigare sui programmi da guardare.

Ecco: visto che ti ostinavi a non comprare una TV nuova perché la vecchia funzionava perfettamente, ci siamo organizzati. Facciamo in modo che non funzioni più. Cambiamo il modo di trasmettere, compri il decoder, poi, prima o poi, ti stanchi del decoder e compri questa benedetta nuova TV. E noi ripartiamo da capo.


Ovvio: se non hai lo smartphone sei decisamente uno sfigato, ma bisogna trovare soluzioni per più drastiche della pubblicità, più o meno incisiva, per farti acquistare lo smartphone nuovo almeno ogni anno. Trovato! Comincio a non far funzionare più le app più usate sui modelli più vecchi.

Consuma, bastardo, consuma!

Ormai è diventata una vera guerra.

  • Tu consumi meno, non certo perché fautore della decrescita felice, ma semplicemente perché il tuo stipendio vale meno, in famiglia qualcuno ha perso il lavoro, le bollette pesano molto di più.
  • Hai rinunciato a molto, definendo lusso cose che fino a poco fa erano normali, rimandi il dentista, aspetti mese per i controlli della salute per non doverli fare a pagamento. Non consideri più indispensabili una serie di oggetti, e cerchi di rinunciare ai nuovi modelli.

Non ci provare!

Il mondo sta cambiando, ma bisogna evitare che tu acquisisca nuovi modi di vivere: per noi sei un consumatore e null’altro. E allora consuma, bastardo, consuma!

Ed è di questa mattina una meravigliosa considerazione di un “esperto” durante una trasmissione di approfondimento: l’aumento del costo della benzina non è un problema per i consumatori perché le auto ibride hanno un minor consumo di benzina, e quelle elettriche non ne consumano.

Mi viene in mente Ermione, in Harry Potter, quando dice, stupita, GENIALE!

Quanto mi piacerebbe costringere questi esperti, politici, grandi ricchi, a vivere per tre mesi nel mondo reale, con uno stipendio del mondo reale. E ancor più vorrei costringerli, usando quel sistema di umiliazioni che alcuni vorrebbero instaurare nelle scuole, a indicare, per ogni affermazione o idea del cavolo, almeno tre conseguenze, imparando a ragionare!

Autore: Carla Fiorentini 19 gennaio 2025
La comunicazione non verbale e paraverbale sono in diretto collegamento con il nostro inconscio. Così, conoscere almeno i primi rudimenti di comunicazione non verbale aiuta a conoscere meglio gli altri, interpretare il loro pensiero, comprendere i loro bisogni. Aggiungo, per chi ha già qualche conoscenza di programmazione neurolinguistica, che la postura, i movimenti, il tono di voce, contraddistinguono le tre tipologie: visivo, uditivo e cinestesico. Ciò che, invece, probabilmente tutti sappiamo, ma non ci soffermiamo mai a riflettere in merito, sono i collegamenti tra stato d’animo ed elementi di comunicazione non verbale, e come questi possano davvero aiutarci a vivere meglio. È importante ricordare che esiste un collegamento reciproco tra stato d’animo e non verbale . Mi spiego meglio. Qualunque sia la nostra postura abituale, quando siamo tristi o preoccupati la nostra prima, spesso inconscia, reazione è quella di abbassare le spalle, incassare la testa, abbassare i bordi delle labbra (una sorta di sorriso al contrario). Quando siamo allegri la nostra postura è esattamente l’opposto. E allora? Testa alta, sorriso stampato, spalle bene in fuori: credetemi, non risolve i problemi, ma cambia subito l’umore, e lo spirito con cui affrontare quello che non va. Analogamente: se siamo in uno stato d’animo d’ansia il respiro si fa più corto e affrettato, il tono di voce più acuto e le parole escono molto più in fretta. Uno sforzo volontario per respirare a pieni polmoni, modulare il tono di voce e parlare più lentamente … e l’ansia si attenua. Provare per credere!
Autore: Carla Fiorentini 13 gennaio 2025
A quasi tutti è capitato di dirlo o di sentirselo dire: facciamo qualche riflessione in merito.
Autore: Carla Fiorentini 29 dicembre 2024
Riflessioni e auguri per il nuovo anno
Autore: Carla Fiorentini 29 dicembre 2024
Pronti per il nuovo anno?
Autore: Carla Fiorentini 22 dicembre 2024
Nella vita capita che ci siano giorni di Natale strani…
Autore: Carla Fiorentini 22 dicembre 2024
Ho alcune tradizioni: ogni anno, all’arrivo del mio compleanno, mi metto a riflettere… e scrivo.
Autore: Carla Fiorentini 22 dicembre 2024
Anche quest’anno arriva il Natale, il primo senza Francesco, ma non è tempo di rimpianti o malinconie. È tempo di sogni e speranza, come deve essere il Natale.
Autore: Carla Fiorentini 2 novembre 2024
Non è facile, ma si impara a vivere nell’incertezza.
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