Il primo, e fondamentale, esercizio per il team working è smettere di pensare in termini di colpa: qualunque fesseria il gruppo decida, una volta approvata, diventa del gruppo.
A nulla serve dire, e nemmeno pensare, “Io non ero d’accordo”.
Nello stesso tempo, se siete stati voi in prima persona a dare il via alla fesseria, dovete mantenerne la responsabilità, che è ben diversa dalla colpa.
Se avessi la bacchetta magica, penso che la prima magia da fare sia proprio questa: rendere le persone consapevoli della differenza tra colpa e responsabilità, indurle a sentirsi responsabili, ma non colpevoli, e smettere di attribuire colpe a destra e a manca.
Purtroppo, il principio vale anche se vi tocca lavorare in squadra con quel collega disastroso, che non capisce mai, che non ascolta mai … Bisogna essere diplomatici e contemporaneamente profondamente onesti.
La maggior parte degli esercizi finalizzati ad ottimizzare il lavoro di squadra sono esercizi di team building, cioè esercizi che sviluppano attitudini utili al lavoro di gruppo.
Alcuni degli esercizi basilari sono quelli sulla fiducia, che può essere sviluppata lavorando in coppia o in gruppo.
Tra gli esercizi di team building ci sono poi quelli che vengono chiamati rompighiaccio, cioè piccoli giochi utili a favorire la conoscenza reciproca delle persone. Tra questi vi cito un esempio, utile anche con un gruppo numeroso.
Un altro elemento importante del lavoro di gruppo è stabilire, dichiarare e condividere le regole del gruppo. Non si tratta di pignoleria, ma di evitare inutili fraintendimenti e perdite di tempo man mano che si va avanti con il lavoro vero e proprio.
Se, come insegnante, organizzate il lavoro di gruppo dei vostri studenti, iniziate consegnando un foglio con alcune regole del lavoro di gruppo dando poi, come primo compito, ad ogni gruppo il diritto e la responsabilità di modificarle, ampliarle, cambiarle per il loro gruppo: scoprirete cose sorprendenti!