Layout del blog

Sempre mal di testa

Errori di Comunicazione

Storia
  • Buon pomeriggio, dottoressa. Ho un mal di testa infernale. Cosa mi da?
  • Ecco.
  • Ma no, l’ho già preso e non mi fa niente. Ho bisogno di qualcosa di più forte. 
  • Posso darle questo.
  • Lo conosco, ma possibile che non mi possa dare qualcosa che mi faccia passare questo mal di testa!
  • Questo è nuovo, e mi dicono che è ottimo. Per altri farmaci, più potenti, deve avere la prescrizione del medico.
Domande
È palese che la farmacista fa alcuni errori di comunicazione. Ma, esattamente, quali? 
Risposte
La farmacista fa alcuni errori di comunicazione. Ma, esattamente, quali?
  • Questo è nuovo, e mi dicono che è ottimo. 
L’espressione “mi dicono che” è poco efficace e poco rassicurante.
L’effetto placebo, ben noto come efficacia di una terapia derivante dal rapporto di fiducia verso il medico, esiste in realtà in tutte le situazioni in cui ci si “prende cura” di qualcuno. Di conseguenza, un farmacista che si esprime in maniera rassicurante genera una sorta di effetto placebo.
In questo caso la frase sarebbe stata molto più rassicurante se il farmacista avesse fatto riferimento ad una persona ben precisa, che funge da testimonial (sì, come nella pubblicità!). 
Frasi come “io l’ho provato e l’ho trovato molto efficace” 
Oppure “mia zia l’ha provato e trovato molto efficace
O, ancora, “pensi che l’altro giorno è venuto un mio cliente che soffre di emicranie terribili: gli ho dato questo nuovo prodotto e ha detto che è portentoso
Sono molto più rassicuranti rispetto al modo di esprimersi riportato nell’esempio.
  • Per altri farmaci, più potenti, deve avere la prescrizione del medico 
Tecnicamente la frase è corretta, ma dal punto di vista comunicazionale si può far di meglio. Infatti nel momento stesso in cui il farmacista dichiara che per farmaci più potenti è necessaria la prescrizione dichiara, implicitamente, che il prodotto che sta dando al cliente non è potente, quindi blando e presumibilmente (anche considerando la richiesta del cliente) inefficace.
Esprimendosi in questo modo il farmacista ha creato tutti i presupposti per rendere inefficace qualunque farmaco abbia venduto.
E non solo: ha posto le basi per costruire nel pensiero del cliente la convinzione che i farmaci che non necessitano di prescrizione siano sostanzialmente blandi e poco efficaci, rendendo la sua attività di farmacista solo quella di dispensatore di prescrizioni.
Autore: Carla Fiorentini 19 gennaio 2025
La comunicazione non verbale e paraverbale sono in diretto collegamento con il nostro inconscio. Così, conoscere almeno i primi rudimenti di comunicazione non verbale aiuta a conoscere meglio gli altri, interpretare il loro pensiero, comprendere i loro bisogni. Aggiungo, per chi ha già qualche conoscenza di programmazione neurolinguistica, che la postura, i movimenti, il tono di voce, contraddistinguono le tre tipologie: visivo, uditivo e cinestesico. Ciò che, invece, probabilmente tutti sappiamo, ma non ci soffermiamo mai a riflettere in merito, sono i collegamenti tra stato d’animo ed elementi di comunicazione non verbale, e come questi possano davvero aiutarci a vivere meglio. È importante ricordare che esiste un collegamento reciproco tra stato d’animo e non verbale . Mi spiego meglio. Qualunque sia la nostra postura abituale, quando siamo tristi o preoccupati la nostra prima, spesso inconscia, reazione è quella di abbassare le spalle, incassare la testa, abbassare i bordi delle labbra (una sorta di sorriso al contrario). Quando siamo allegri la nostra postura è esattamente l’opposto. E allora? Testa alta, sorriso stampato, spalle bene in fuori: credetemi, non risolve i problemi, ma cambia subito l’umore, e lo spirito con cui affrontare quello che non va. Analogamente: se siamo in uno stato d’animo d’ansia il respiro si fa più corto e affrettato, il tono di voce più acuto e le parole escono molto più in fretta. Uno sforzo volontario per respirare a pieni polmoni, modulare il tono di voce e parlare più lentamente … e l’ansia si attenua. Provare per credere!
Autore: Carla Fiorentini 13 gennaio 2025
A quasi tutti è capitato di dirlo o di sentirselo dire: facciamo qualche riflessione in merito.
Autore: Carla Fiorentini 29 dicembre 2024
Riflessioni e auguri per il nuovo anno
Autore: Carla Fiorentini 29 dicembre 2024
Pronti per il nuovo anno?
Autore: Carla Fiorentini 22 dicembre 2024
Nella vita capita che ci siano giorni di Natale strani…
Autore: Carla Fiorentini 22 dicembre 2024
Ho alcune tradizioni: ogni anno, all’arrivo del mio compleanno, mi metto a riflettere… e scrivo.
Autore: Carla Fiorentini 22 dicembre 2024
Anche quest’anno arriva il Natale, il primo senza Francesco, ma non è tempo di rimpianti o malinconie. È tempo di sogni e speranza, come deve essere il Natale.
Autore: Carla Fiorentini 2 novembre 2024
Non è facile, ma si impara a vivere nell’incertezza.
Autore: Carla Fiorentini 2 novembre 2024
Un patto complesso e composito
Autore: Carla Fiorentini 2 novembre 2024
Un insegnate può fare la differenza
Show More
Share by: