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Richiesta multipla, e un po’ confusa

Comunicazione efficace

La storia
Buongiorno, dottoressa. Ho bisogno del suo consiglio. Ho un mal di testa terribile!
Buongiorno. Dovrebbe dirmi qualcosa in più: soffre si emicrania? Oppure il mal di testa parte dalla nuca, e potrebbe avere problemi di cervicale, o di digestione?
La signora parla estremamente veloce, quasi a scatti, sembra agitata.
Sì, sì, ho anche mal di stomaco, e poi dormo male, malissimo. Vorrei qualcosa che facesse sparire il mal di testa, in fretta, ma anche qualcosa per digerire, e magari la melatonina per dormire meglio. E poi se mi suggerisce un integratore che mi dia energia: ho mille cosa da fare, sono stanca, e ho bisogno di una carica.
Ha consultato un medico?
La signora scatta come punta da una vespa.
E chi ha tempo per andare dal medico!
Capisco benissimo, siamo sempre di corsa, soprattutto noi donne, ma non vorrei riempirla di prodotti che l’aiutano solo per breve tempo. Mi domando se alla base dei suoi sintomi non ci sia una componente di ansia…
Io non soffro mai di ansia! Ma forse, in questo periodo, ho qualche difficoltà, irrequietezza, pensieri ricorrenti…
Domande
  • Leggendo la storia solo in chiave di comunicazione, la farmacista ha comunicato efficacemente? Sì o no, quando e perché.
Risposte
Leggendo la storia solo in chiave di comunicazione, la farmacista ha comunicato efficacemente? Sì o no, quando e perché.
La comunicazione della farmacista è stata parzialmente efficace.
La domanda Ha consultato un medico? ha indotto una reazione negativa. È una domanda troppo diretta, che probabilmente ha indotto la cliente a sentirsi colpevole per non essere andata dal medico e, soprattutto, non si è sentita supportata dalla farmacista: ha interpretato la domanda come se la farmacista volesse scaricarla.
La frase e la domanda successiva, invece, è efficace.
Capisco benissimo, siamo sempre di corsa, soprattutto noi donne, ma non vorrei riempirla di prodotti che l’aiutano solo per breve tempo. Mi domando se alla base dei suoi sintomi non ci sia una componente di ansia…
Ha fatto sentire la paziente accolta (capisco benissimo), creato una sorta di complicità (noi donne…) e ha posto la domanda in una forma che viene definita strategica o potente: l’espressione mi domando se viene vissuta come un’offerta di aiuto anziché una forma di inquisizione.
Autore: Carla Fiorentini 19 gennaio 2025
La comunicazione non verbale e paraverbale sono in diretto collegamento con il nostro inconscio. Così, conoscere almeno i primi rudimenti di comunicazione non verbale aiuta a conoscere meglio gli altri, interpretare il loro pensiero, comprendere i loro bisogni. Aggiungo, per chi ha già qualche conoscenza di programmazione neurolinguistica, che la postura, i movimenti, il tono di voce, contraddistinguono le tre tipologie: visivo, uditivo e cinestesico. Ciò che, invece, probabilmente tutti sappiamo, ma non ci soffermiamo mai a riflettere in merito, sono i collegamenti tra stato d’animo ed elementi di comunicazione non verbale, e come questi possano davvero aiutarci a vivere meglio. È importante ricordare che esiste un collegamento reciproco tra stato d’animo e non verbale . Mi spiego meglio. Qualunque sia la nostra postura abituale, quando siamo tristi o preoccupati la nostra prima, spesso inconscia, reazione è quella di abbassare le spalle, incassare la testa, abbassare i bordi delle labbra (una sorta di sorriso al contrario). Quando siamo allegri la nostra postura è esattamente l’opposto. E allora? Testa alta, sorriso stampato, spalle bene in fuori: credetemi, non risolve i problemi, ma cambia subito l’umore, e lo spirito con cui affrontare quello che non va. Analogamente: se siamo in uno stato d’animo d’ansia il respiro si fa più corto e affrettato, il tono di voce più acuto e le parole escono molto più in fretta. Uno sforzo volontario per respirare a pieni polmoni, modulare il tono di voce e parlare più lentamente … e l’ansia si attenua. Provare per credere!
Autore: Carla Fiorentini 13 gennaio 2025
A quasi tutti è capitato di dirlo o di sentirselo dire: facciamo qualche riflessione in merito.
Autore: Carla Fiorentini 29 dicembre 2024
Riflessioni e auguri per il nuovo anno
Autore: Carla Fiorentini 29 dicembre 2024
Pronti per il nuovo anno?
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Ho alcune tradizioni: ogni anno, all’arrivo del mio compleanno, mi metto a riflettere… e scrivo.
Autore: Carla Fiorentini 22 dicembre 2024
Anche quest’anno arriva il Natale, il primo senza Francesco, ma non è tempo di rimpianti o malinconie. È tempo di sogni e speranza, come deve essere il Natale.
Autore: Carla Fiorentini 2 novembre 2024
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