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Convinzioni limitanti e Modelli mentali in ambito salute

Dopo aver dato una breve definizione di cosa sono le convinzioni limitanti e i modelli mentali vediamo come agiscono e influiscono nell’ambito della salute.

L’ambito salute è uno dei più complessi, e si presta benissimo ad esaminare come le convinzioni, limitanti o potenzianti, e i modelli mentali incidono sulla nostra vita.

E il primo modello mentale che dobbiamo riconoscere è cosa intendiamo per “salute”.

C’è chi si dispera ad ogni acciacco, chi è semplicemente grato di essere vivo. Ciascuno di noi ha malanni per cui si angoscia e problemi di salute che sottovaluta. Col tempo si diventa abitudinari anche nel preoccuparsi o nel prendere sottogamba qualunque problema. Riconoscere i nostri modelli mentali è indispensabile! Il nostro corpo, col supporto del cervello, sono infatti perfettamente in grado di indicarci cosa è meglio, cosa è opportuno fare, quando preoccuparci, cosa mangiare, … se solo fossimo capaci di ascoltare senza falsare i messaggi attraverso i modelli mentali!

Non sto parlando di malattie psicosomatiche, anche se esistono. Siamo “pieni” di malattie vere che sono in realtà complessi sintomi di qualcosa che non va, e siamo bravissimi sia a sopravalutare che a sottovalutare patologie, sintomi, problemi, …

E poi ci sono le convinzioni. Essere convinti di guarire, di aver trovato la cura efficace, aver fiducia nel medico, sono convinzioni potenzianti che vanno coltivate.

Viceversa dovremmo essere in grado di riconoscere ed eliminare le convinzioni limitanti, e sono tante.

Si va dal “nessun medico sa guarirmi” a “la medicina tradizionale non funziona”, dal bisogno di antibiotici per ogni minima cosa (e, globalmente, abbiamo così creato un gravissimo problema di antibiotico – resistenza) alla convinzione che alcuni cibi ci fanno male …

È assolutamente fondamentale essere pienamente consapevoli delle nostre convinzioni potenzialmente limitanti, ed essere disposti ad esaminarle e testarle costantemente. Perché da un lato è importante conoscersi, ma dall’altro è almeno altrettanto importante non farsi mettere in gabbia da ciò di cui siamo, per abitudine o comodità, convinti.
Autore: Carla Fiorentini 19 gennaio 2025
La comunicazione non verbale e paraverbale sono in diretto collegamento con il nostro inconscio. Così, conoscere almeno i primi rudimenti di comunicazione non verbale aiuta a conoscere meglio gli altri, interpretare il loro pensiero, comprendere i loro bisogni. Aggiungo, per chi ha già qualche conoscenza di programmazione neurolinguistica, che la postura, i movimenti, il tono di voce, contraddistinguono le tre tipologie: visivo, uditivo e cinestesico. Ciò che, invece, probabilmente tutti sappiamo, ma non ci soffermiamo mai a riflettere in merito, sono i collegamenti tra stato d’animo ed elementi di comunicazione non verbale, e come questi possano davvero aiutarci a vivere meglio. È importante ricordare che esiste un collegamento reciproco tra stato d’animo e non verbale . Mi spiego meglio. Qualunque sia la nostra postura abituale, quando siamo tristi o preoccupati la nostra prima, spesso inconscia, reazione è quella di abbassare le spalle, incassare la testa, abbassare i bordi delle labbra (una sorta di sorriso al contrario). Quando siamo allegri la nostra postura è esattamente l’opposto. E allora? Testa alta, sorriso stampato, spalle bene in fuori: credetemi, non risolve i problemi, ma cambia subito l’umore, e lo spirito con cui affrontare quello che non va. Analogamente: se siamo in uno stato d’animo d’ansia il respiro si fa più corto e affrettato, il tono di voce più acuto e le parole escono molto più in fretta. Uno sforzo volontario per respirare a pieni polmoni, modulare il tono di voce e parlare più lentamente … e l’ansia si attenua. Provare per credere!
Autore: Carla Fiorentini 13 gennaio 2025
A quasi tutti è capitato di dirlo o di sentirselo dire: facciamo qualche riflessione in merito.
Autore: Carla Fiorentini 29 dicembre 2024
Riflessioni e auguri per il nuovo anno
Autore: Carla Fiorentini 29 dicembre 2024
Pronti per il nuovo anno?
Autore: Carla Fiorentini 22 dicembre 2024
Nella vita capita che ci siano giorni di Natale strani…
Autore: Carla Fiorentini 22 dicembre 2024
Ho alcune tradizioni: ogni anno, all’arrivo del mio compleanno, mi metto a riflettere… e scrivo.
Autore: Carla Fiorentini 22 dicembre 2024
Anche quest’anno arriva il Natale, il primo senza Francesco, ma non è tempo di rimpianti o malinconie. È tempo di sogni e speranza, come deve essere il Natale.
Autore: Carla Fiorentini 2 novembre 2024
Non è facile, ma si impara a vivere nell’incertezza.
Autore: Carla Fiorentini 2 novembre 2024
Un patto complesso e composito
Autore: Carla Fiorentini 2 novembre 2024
Un insegnate può fare la differenza
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