Perché occuparsi di strategia, anche in farmacia

Qualcuno pensa di essere sempre uno stratega, qualcuno pensa che la strategia non serva. Proviamo ad approfondire.

Negli ultimi anni la strategia è diventata di moda, al punto che si sentono molti argomentare di strategia o sostenere che stanno facendo pensieri e attività strategiche anche quando, in realtà, si occupano di aspetti tattici. Per compensazione, altri pensano che la strategia sia tempo perso, che potrebbe essere speso molto meglio nel fare le attività di vendita quotidiane.
Come sempre, si tratta di trovare il giusto mezzo. 
Per una farmacia la strategia riguarda il ciò che è, la clientela che attrae, come si pone rispetto ai concorrenti, quali servizi sviluppa, come desidera diventare, ciò che pensano di lei i suoi clienti, quanto e come desidera investire, che ambiente di lavoro esiste e quale collaborazione tra colleghi o con i medici e le istituzioni della zona. 
Se il farmacista non si impegna a definire e perseguire tutto ciò secondo quanto desidera si ritroverà, molto probabilmente, in situazioni confuse e casuali. 
Eppure la strategia è un’attività a lungo termine, che deve costantemente essere affiancata e sostenuta da tattiche che, invece, sono flessibili e spesso rappresentano occasioni da cogliere o problemi da risolvere. Strategia e tattiche sono sinergiche, non alternative. 
Tecnicamente la definizione della strategia dovrebbe essere fatta dal proprietario della farmacia: in fondo è colui che determina e sostiene gli aspetti economici. 
Ma se ogni singolo collaboratore non è coinvolto e non ha piena coscienza delle linee guida strategiche della farmacia in cui opera diventa molto probabile uno scollamento tra strategia e messa in pratica o tra strategia e tattiche attuative. E, ancora una volta, si finisce in balìa delle casualità, privi della possibilità di cogliere le opportunità che si presentano o far fronte alle problematiche che, inevitabilmente, accadono. 
E, per liberare il campo da ogni confusione, è fondamentale ricordare che se è vero che la strategia richiede forte attenzione agli aspetti economici, è altrettanto vero che per fare strategia non bisogna essere laureati in economia o non è indispensabile entrare nel merito delle spese o dei profitti. Perché è la strategia che, a lungo termine, definisce l’ambiente di lavoro e quindi, in fondo, la possibilità di essere felici e motivati sul posto di lavoro.

Autore: Carla Fiorentini 7 settembre 2025
Dal mio libro Quattro passi in galleria- quando non vedi la fine del tunnel, arredalo , che si può acquistare on line oppure ordinare in libreria, Il racconto del momento in cui sono stata costretta a tagliare i capelli, che sarebbero caduti (tutti!) con la chemioterapia
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Riflessioni
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Dopo una laurea in chimica e tecnologie farmaceutiche e oltre 20 anni di carriera in aziende farmaceutiche multinazionali, e continuando ad aggiornarmi anche da quando faccio la libera professione, credevo si sapere molto sui placebo e sull’effetto placebo. Ma questo libro mi ha affascinato e fatto fare nuove scoperte fin dalle prime pagine. I suoi pregi sono moltissimi. I pregi pratici: è piccolo, leggero, economico. Può essere messo in borsa e letto ovunque. E anche queste piccole cose non sono da sottovalutare. È scritto benissimo. Si pone l’obiettivo di essere un testo divulgativo, e lo è davvero . Ricchissimo di cultura e di riferimenti storico – letterari – filosofici manca totalmente di pomposità o frasi contorte che spesso si trovano in questo tipo di libri. Qui c’è la cultura vera. Einstein diceva “ Non hai veramente capito qualcosa fino a quando non sei in grado di spiegarlo a tua nonna ”, affermazione che condivido appieno perché chi sa davvero sa anche semplificare i concetti. Fabrizio Benedetti sa. Sa spiegare, sa affascinare. E il libro è anche affascinante per i contenuti, il rigore scientifico. È imperdibile per tutti coloro che lavorano in ambito salute, ed è utile per tutti.
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Il titolo completo del libro è Intelligenza emotiva Cos’è e perché può renderci felici. Daniel Goleman è sicuramente il più autorevole esperto mondiale di intelligenza emotiva. Il libro viene talvolta dichiarato “fuori catalogo”, ma vi assicuro che si trova ancora, sia in libreria che per gli acquisti on line. Queste le notizie pratiche. E poi, che dire? È interessante, scritto bene, leggibilissimo. E, soprattutto, imperdibile per chiunque abbia interesse per le relazioni umane, per chi educa, collabora o guida altri esseri umani.
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Un libro meraviglioso e, credo, particolarmente utile in questo periodo in cui la scuola va protetta, ripensata, resa più utile…
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Spesso le diverse parti di noi discutono tra loro ...
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Mi dispiace doverlo ammettere: la gestione delle persone attraverso la paura funziona.
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