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Ordinare i mobili

Suggerimenti per arredare lo studio privato

Storia
Eccoci, finalmente. Oggi è stata una giornata impegnativa.
E ti lamenti? Hai la fortuna di poter predisporre il tuo studio privato, e a soli tre anni dalla specializzazione. 
Lo so che sono straordinariamente fortunato. Essendo il secondogenito, e avendo deciso mio fratello di fare il farmacista, non ho avuto la responsabilità di seguire le orme dei miei genitori e gestire la farmacia. E poi, essendoci parecchi anni di differenza tra me e mia sorella, adesso sono tutti proiettati ad aiutarmi. Pensa che mio cognato, che è architetto, si è messo a mia disposizione per arredare lo studio e in famiglia mi hanno detto che ho un budget illimitato, a patto di usare il buon senso. Oggi ho avuto il primo incontro con mio cognato per decidere l’elenco dei mobili. Hai voglia di darmi una mano a controllare? So che tu ti sei occupato molto di relazione medico – paziente, quindi probabilmente hai le idee più chiare delle mie. E poi mi piace coinvolgerti, così quando ti stancherai di lavorare in ospedale potrai venire a lavorare con me, che a quel punto sarò uno specialista affermato!
Ti aiuto volentieri. Ho studiato a lungo questi argomenti, ma in ospedale ne ho potuto mettere in pratica solo una parte per problemi di budget e di spazi. Fammi vedere l’elenco. Ma prima raccontami com’è fatto il tuo studio, e ricordati che oggi ho poco tempo.
Va bene. Ho un ingresso spazioso, dove penso di sistemare la reception. Da lì si accede ad una stanza piuttosto piccola, con annesso un piccolo bagno, che diventerà il regno dell’infermiera. Poi c’è la sala d’attesa, con un altro bagno, e altre 3 stanze piuttosto grandi che sembrano perfette come studi medici. Se hai poco tempo, oggi lavoriamo sul mio studio e domenica, se non sei di turno, ti invito a pranzo e ti costringo a lavorare sulla sala d’attesa. Questo è l’elenco. A proposito: ho seguito il tuo consiglio precedente e in quello che sarà il mio studio ho ricavato un minuscolo bagno, ad uso esclusivamente mio.
L’elenco:
  • scrivania 
  • sedia – poltrona in pelle per il medico
  • 2 sedie in microfibra per paziente ed eventuale accompagnatore
  • libreria
  • lettino per la visita
  • apparecchiature mediche
  • sedia in metallo da porre accanto al lettino
Tutto qui?
Sì. Ovviamente ci saranno anche tutte quelle cose che servono a norma di legge: contenitori per i rifiuti e cose del genere, ma a quello penserò poi. Chi sta seguendo i controlli legali mi darà un elenco aggiornato all’ultimo momento.
Bene. Posso darti alcuni suggerimenti? Uno è solo un consiglio per una variazione, ma ci sono un paio di aggiunte importanti che secondo me dovresti fare.
Domande
  • Cosa gli suggerirà?
Risposta
L’elenco:
  • scrivania 
  • sedia – poltrona in pelle per il medico
  • 2 sedie in microfibra per paziente ed eventuale accompagnatore
  • libreria
  • lettino per la visita
  • apparecchiature mediche
  • sedia in metallo da porre accanto al lettino
Un consiglio per una variazione:
  • La sedia del medico può essere diversa da quella degli ospiti, ma non deve essere troppo preziosa o imponente per non dare l’impressione che il paziente si considerato “di rango inferiore”. Dimensioni e foggia diverse sono accettate, in quanto è scontato che il medico utilizzi la sedia molte ore al giorno, ma va evitata qualunque situazione di fantozziana memoria. Quindi è meglio se anche la sedia del medico è in microfibra, anziché in pelle, oppure fare di pelle anche le sedie dei pazienti.
Un paio di aggiunte importanti:
  • il medico ha espressamente indicato di aver ricavato, in studio, un minuscolo bagno ad uso privato, quindi non ha intenzione di farlo utilizzare ai pazienti come spogliatoio. La scelta è legittima e corretta, ma il paziente ha bisogno di un minimo di privacy per spogliarsi! Un paravento sistema perfettamente le cose.
  • Ci possono essere pazienti particolarmente precisi e ordinati, o maniaci dell’igiene. La sedia, per quanto sia correttamente in metallo, non è lo strumento ottimale su cui far appoggiare i vestiti. Meglio un attaccapanni, meglio ancora se è di quelli non appesi al muro. Inoltre è consigliabile collocarvi uno o due ometti appendiabiti, per i pazienti più precisi, dove appendere la giacca senza stropicciarla.

Autore: Carla Fiorentini 27 gennaio 2025
Se due individui sono sempre d'accordo su tutto, vi posso assicurare che uno dei due pensa per entrambi. - Sigmund Freud.
Autore: Carla Fiorentini 19 gennaio 2025
La comunicazione non verbale e paraverbale sono in diretto collegamento con il nostro inconscio. Così, conoscere almeno i primi rudimenti di comunicazione non verbale aiuta a conoscere meglio gli altri, interpretare il loro pensiero, comprendere i loro bisogni. Aggiungo, per chi ha già qualche conoscenza di programmazione neurolinguistica, che la postura, i movimenti, il tono di voce, contraddistinguono le tre tipologie: visivo, uditivo e cinestesico. Ciò che, invece, probabilmente tutti sappiamo, ma non ci soffermiamo mai a riflettere in merito, sono i collegamenti tra stato d’animo ed elementi di comunicazione non verbale, e come questi possano davvero aiutarci a vivere meglio. È importante ricordare che esiste un collegamento reciproco tra stato d’animo e non verbale . Mi spiego meglio. Qualunque sia la nostra postura abituale, quando siamo tristi o preoccupati la nostra prima, spesso inconscia, reazione è quella di abbassare le spalle, incassare la testa, abbassare i bordi delle labbra (una sorta di sorriso al contrario). Quando siamo allegri la nostra postura è esattamente l’opposto. E allora? Testa alta, sorriso stampato, spalle bene in fuori: credetemi, non risolve i problemi, ma cambia subito l’umore, e lo spirito con cui affrontare quello che non va. Analogamente: se siamo in uno stato d’animo d’ansia il respiro si fa più corto e affrettato, il tono di voce più acuto e le parole escono molto più in fretta. Uno sforzo volontario per respirare a pieni polmoni, modulare il tono di voce e parlare più lentamente … e l’ansia si attenua. Provare per credere!
Autore: Carla Fiorentini 13 gennaio 2025
A quasi tutti è capitato di dirlo o di sentirselo dire: facciamo qualche riflessione in merito.
Autore: Carla Fiorentini 29 dicembre 2024
Riflessioni e auguri per il nuovo anno
Autore: Carla Fiorentini 29 dicembre 2024
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Nella vita capita che ci siano giorni di Natale strani…
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Ho alcune tradizioni: ogni anno, all’arrivo del mio compleanno, mi metto a riflettere… e scrivo.
Autore: Carla Fiorentini 22 dicembre 2024
Anche quest’anno arriva il Natale, il primo senza Francesco, ma non è tempo di rimpianti o malinconie. È tempo di sogni e speranza, come deve essere il Natale.
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Non è facile, ma si impara a vivere nell’incertezza.
Autore: Carla Fiorentini 2 novembre 2024
Un patto complesso e composito
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