Layout del blog

Notizie che non si vorrebbero mai leggere

Ci sono notizie che non si vorrebbero mai leggere, come quella del bimbo soffocato, e riflessioni conseguenti.

La prima riflessione è, ovviamente, sulle neo-mamme lasciate sole, ma su questo è già stato detto e scritto molto.

La seconda riflessione è sull’assistenza che si riceve in ospedale.

  • Ricordo mia nonna in ospedale, trattata malissimo, ma assistita dalle zie.
  • Ricordo mio padre in ospedale, in due diversi reparti: meravigliosa assistenza in uno, pessima nell’altro, ma noi familiari eravamo sempre presenti.

Poi è toccato a me, e ho ricordi di attenzione massima nel piccolo ospedale di Lugo, e di vera maleducazione e cattiveria nel grande policlinico di Milano.

Il vero cambiamento post covid è che i parenti non possono più assistere, compensare la carenze di personale e le carenze umane del personale.

Il grande problema del post covid è che sono aumentati ansia e rabbia, e sono stati sdoganate la disattenzione e la disumanità.

Mi stupisce solo in parte.

Da molti anni mi occupo di comunicazione in ambito salute, sia in prima persona sia seguendo progetti di altri. È un argomento che non interessa granché.

L’altro, intendo l’altro essere umano, non interessa granché, se non come spazio di pettegolezzo o strumento di potere, utile utensile, e questo non solo in ambito salute.

E, invecchiando, mi rendo conto che le notizie che non vorrei mai leggere diventano ogni giorno di più, al punto che sto imparando a schivarle.

Ricordo che a 16-17 anni ero riuscita a leggere moltissima letteratura sulla seconda guerra mondiale e sull’olocausto: tutti libri che non sono mai riuscita a rileggere.

In questi 35 anni forse non è cambiato il mondo, ma sono cambiata io. O, forse, il mio desiderio che il mondo migliorasse è stato disilluso, e io sento una specie di fallimento per la mia generazione.

Autore: Carla Fiorentini 27 gennaio 2025
Se due individui sono sempre d'accordo su tutto, vi posso assicurare che uno dei due pensa per entrambi. - Sigmund Freud.
Autore: Carla Fiorentini 19 gennaio 2025
La comunicazione non verbale e paraverbale sono in diretto collegamento con il nostro inconscio. Così, conoscere almeno i primi rudimenti di comunicazione non verbale aiuta a conoscere meglio gli altri, interpretare il loro pensiero, comprendere i loro bisogni. Aggiungo, per chi ha già qualche conoscenza di programmazione neurolinguistica, che la postura, i movimenti, il tono di voce, contraddistinguono le tre tipologie: visivo, uditivo e cinestesico. Ciò che, invece, probabilmente tutti sappiamo, ma non ci soffermiamo mai a riflettere in merito, sono i collegamenti tra stato d’animo ed elementi di comunicazione non verbale, e come questi possano davvero aiutarci a vivere meglio. È importante ricordare che esiste un collegamento reciproco tra stato d’animo e non verbale . Mi spiego meglio. Qualunque sia la nostra postura abituale, quando siamo tristi o preoccupati la nostra prima, spesso inconscia, reazione è quella di abbassare le spalle, incassare la testa, abbassare i bordi delle labbra (una sorta di sorriso al contrario). Quando siamo allegri la nostra postura è esattamente l’opposto. E allora? Testa alta, sorriso stampato, spalle bene in fuori: credetemi, non risolve i problemi, ma cambia subito l’umore, e lo spirito con cui affrontare quello che non va. Analogamente: se siamo in uno stato d’animo d’ansia il respiro si fa più corto e affrettato, il tono di voce più acuto e le parole escono molto più in fretta. Uno sforzo volontario per respirare a pieni polmoni, modulare il tono di voce e parlare più lentamente … e l’ansia si attenua. Provare per credere!
Autore: Carla Fiorentini 13 gennaio 2025
A quasi tutti è capitato di dirlo o di sentirselo dire: facciamo qualche riflessione in merito.
Autore: Carla Fiorentini 29 dicembre 2024
Riflessioni e auguri per il nuovo anno
Autore: Carla Fiorentini 29 dicembre 2024
Pronti per il nuovo anno?
Autore: Carla Fiorentini 22 dicembre 2024
Nella vita capita che ci siano giorni di Natale strani…
Autore: Carla Fiorentini 22 dicembre 2024
Ho alcune tradizioni: ogni anno, all’arrivo del mio compleanno, mi metto a riflettere… e scrivo.
Autore: Carla Fiorentini 22 dicembre 2024
Anche quest’anno arriva il Natale, il primo senza Francesco, ma non è tempo di rimpianti o malinconie. È tempo di sogni e speranza, come deve essere il Natale.
Autore: Carla Fiorentini 2 novembre 2024
Non è facile, ma si impara a vivere nell’incertezza.
Autore: Carla Fiorentini 2 novembre 2024
Un patto complesso e composito
Show More
Share by: