Chiunque si occupi di salute sa che la compliance è spesso problematica, sa che la scarsa compliance significa un aumento di costi per il sistema sanitario nazionale, e anche per il paziente, è motivo di frustrazione per i terapeuti e limita la possibilità di reale cura per il paziente.
Ciò che spesso dimentichiamo, invece, è il significato del termine compliance, a cui attribuiamo tre diversi livelli:
- l’aderenza agli schemi posologici
- la compliance vera e propria
- la piena partecipazione del paziente, o empowerment
Ciascuno di questi livelli può essere attivato e gestito con tecniche di comunicazione, sia da parte del farmacista, del medico o del terapeuta in genere, sia da parte del paziente.
Tecniche diverse, spesso complementari, e con diversi gradi di complessità: più facili e semplici quelle per suscitare l’aderenza alla terapia, più laboriose quelle per conquistare la compliance, e decisamente complesse quelle per ottenere l’empowerment del paziente, al punto che spesso richiedono la collaborazione tra più figure professionali.
Ma le tecniche ci sono