Layout del blog

Consigli richiesti

Raccolta di informazioni

La Storia
Buon giorno dottore.
Signora! Come sta? È un po’ che non la vedo.
Ma sì, sto bene, con qualche acciacco. Ho bisogno di un suo consiglio. Una mia amica mi ha detto che si sta facendo curare da un omeopata, ed è estremamente contenta. Me ne può consigliare uno bravo qui in zona?
Guardi, c’è il dr. Rossi qui vicino. Ne parlano tutti bene.
Domande
  • Secondo voi, la modalità di risposta del farmacista è quella ottimale? E perché?
Risposte
Secondo me la modalità di risposta del farmacista non è quella ottimale.
Prima di dare una risposta che, in qualche modo, è impegnativa come consigliare un medico, il farmacista avrebbe dovuto indagare sui requisiti richiesti dalla signora. 
Infatti il concetto di “medico omeopata bravo” è estremamente vago e soggettivo. Il rischio è di consigliare qualcuno che non corrisponda ai requisiti che la signora aveva in mente, ma non ha esplicitato.
Quindi, un po’ di metamodello per sapere esattamente cosa quali requisiti chiede la signora, e qualche domanda strategica per restringere il campo.
Questa strategia di risposta articolata ha anche il vantaggio che, se la signora nonostante tutto non fosse soddisfatta, ricorderebbe comunque che il farmacista le ha dedicato attenzione ed è stato disponibile, incrementando così la fidelizzazione della cliente.

Autore: Carla Fiorentini 19 gennaio 2025
La comunicazione non verbale e paraverbale sono in diretto collegamento con il nostro inconscio. Così, conoscere almeno i primi rudimenti di comunicazione non verbale aiuta a conoscere meglio gli altri, interpretare il loro pensiero, comprendere i loro bisogni. Aggiungo, per chi ha già qualche conoscenza di programmazione neurolinguistica, che la postura, i movimenti, il tono di voce, contraddistinguono le tre tipologie: visivo, uditivo e cinestesico. Ciò che, invece, probabilmente tutti sappiamo, ma non ci soffermiamo mai a riflettere in merito, sono i collegamenti tra stato d’animo ed elementi di comunicazione non verbale, e come questi possano davvero aiutarci a vivere meglio. È importante ricordare che esiste un collegamento reciproco tra stato d’animo e non verbale . Mi spiego meglio. Qualunque sia la nostra postura abituale, quando siamo tristi o preoccupati la nostra prima, spesso inconscia, reazione è quella di abbassare le spalle, incassare la testa, abbassare i bordi delle labbra (una sorta di sorriso al contrario). Quando siamo allegri la nostra postura è esattamente l’opposto. E allora? Testa alta, sorriso stampato, spalle bene in fuori: credetemi, non risolve i problemi, ma cambia subito l’umore, e lo spirito con cui affrontare quello che non va. Analogamente: se siamo in uno stato d’animo d’ansia il respiro si fa più corto e affrettato, il tono di voce più acuto e le parole escono molto più in fretta. Uno sforzo volontario per respirare a pieni polmoni, modulare il tono di voce e parlare più lentamente … e l’ansia si attenua. Provare per credere!
Autore: Carla Fiorentini 13 gennaio 2025
A quasi tutti è capitato di dirlo o di sentirselo dire: facciamo qualche riflessione in merito.
Autore: Carla Fiorentini 29 dicembre 2024
Riflessioni e auguri per il nuovo anno
Autore: Carla Fiorentini 29 dicembre 2024
Pronti per il nuovo anno?
Autore: Carla Fiorentini 22 dicembre 2024
Nella vita capita che ci siano giorni di Natale strani…
Autore: Carla Fiorentini 22 dicembre 2024
Ho alcune tradizioni: ogni anno, all’arrivo del mio compleanno, mi metto a riflettere… e scrivo.
Autore: Carla Fiorentini 22 dicembre 2024
Anche quest’anno arriva il Natale, il primo senza Francesco, ma non è tempo di rimpianti o malinconie. È tempo di sogni e speranza, come deve essere il Natale.
Autore: Carla Fiorentini 2 novembre 2024
Non è facile, ma si impara a vivere nell’incertezza.
Autore: Carla Fiorentini 2 novembre 2024
Un patto complesso e composito
Autore: Carla Fiorentini 2 novembre 2024
Un insegnate può fare la differenza
Show More
Share by: