Layout del blog

Caccia agli indizi

Stili sociali e Filtro sensoriale prevalente

Storia
La signora Elena è decisamente una bella donna. Non più giovanissima, è vestita in modo impeccabile e curata in tutti i particolari. Entra in studio come una regina, testa alta e sguardo fiero.
  • Vede, dottore, io mi ritengo una persona illuminata e di visioni aperte, ma in questo momento non solo non vedo, ma non riesco neanche ad immaginarmi la fine del tunnel costituito dalla mia malattia. Sono stanca, stressata, nervosa. Magari le ho illustrato un quadro un po’ confuso, ma desidero che lei mi aiuti a mettere a fuoco il problema. Mi dica quale terapia ritiene più opportuna, e vediamo cosa fare. Sono anche disposta a fare trattamenti diversificati, ma per favore non mi proponga quella robaccia sperimentale, e mi dica chiaramente cosa posso aspettarmi e quanto mi viene a costare.
Domande
Non preoccupatevi minimamente del significato clinico – diagnostico di ciò che viene detto!! Si tratta di un esempio che, dal punto di vista medico, è totalmente assurdo.
  • Identificate alcune caratteristiche comunicazionali del paziente.
Risposta
  • La signora Elena usa un filtro sensoriale visivo
  • Presumibilmente ha uno stile sociale direttivo 
Esaminiamo il testo per identificare gli indizi. In rosso sono segnalati gli indizi relativi al filtro sensoriale prevalente visivo, mentre in blu sono segnalati gli indizi relativi allo stile sociale direttivo
  • La signora Elena è decisamente una bella donna. Non più giovanissima, è vestita in modo impeccabile e curata in tutti i particolari.
  • Entra in studio come una regina, testa alta e sguardo fiero.
  • Vede, dottore, io mi ritengo una persona illuminata e di visioni aperte, ma in questo momento non solo non vedo, ma non riesco neanche ad immaginarmi la fine del tunnel costituito dalla mia malattia. Sono stanca, stressata, nervosa.
  • Magari le ho illustrato un quadro un po’ confuso, ma desidero che lei mi aiuti a mettere a fuoco il problema.
  • Mi dica quale terapia ritiene più opportuna, e vediamo cosa fare. Sono anche disposta a fare trattamenti diversificati, ma per favore non mi proponga quella robaccia sperimentale, e mi dica chiaramente cosa posso aspettarmi e quanto mi viene a costare.
Commento agli indizi:
L’aspetto impeccabile, curato nei minimi particolari è abbastanza tipico di chi ha filtro sensoriale prevalente visivo
La postura, testa alta e sguardo diretto davanti a sé, è abbastanza tipico di chi ha filtro sensoriale prevalente visivo
I vocaboli e le espressioni verbali (vede, illuminata, visioni aperte, immaginare, illustrare, quadro, mettere a fuoco) sono tipiche di chi ha filtro sensoriale prevalente visivo
Per quanto riguarda lo stile sociale direttivo
Chi ha stile sociale direttivo ha alta assertività e bassa espresività.
La signora Elena:
È di poche parole
Vuole la decisione del medico, ma vuole anche avere l’ultima parola, ed essere coinvolta nella decisione finale
Rifiuta anche solo l’idea di una terapia sperimentale, e questo è tipico della bassa espressività
Desidera sapere, attraverso fatti concreti, cosa deve aspettarsi e quanto spenderà, e anche queste caratteristiche sono tipiche di chi ha stile sociale direttivo

Autore: Carla Fiorentini 23 febbraio 2025
Mi dispiace doverlo ammettere: la gestione delle persone attraverso la paura funziona.
Autore: Carla Fiorentini 23 febbraio 2025
Se pensi di essere troppo piccole per fare la differenza, prova a dormire con una zanzara. Dalai Lama
Autore: Carla Fiorentini 23 febbraio 2025
Uno stile di management che non trovi sui libri
Autore: Carla Fiorentini 10 febbraio 2025
Il 20 Marzo sarà, come ogni anno, la Giornata mondiale della felicità.
Autore: Carla Fiorentini 10 febbraio 2025
Pensi ci siano differenze tra la definizione di guarito e clinicamente guarito ?
Autore: Carla Fiorentini 2 febbraio 2025
L’esempio insegna più delle parole
Autore: Carla Fiorentini 2 febbraio 2025
Dedicato a chi si occupa di salute
Autore: Carla Fiorentini 2 febbraio 2025
Esercizio in visualizzazione guidata
Autore: Carla Fiorentini 27 gennaio 2025
Se due individui sono sempre d'accordo su tutto, vi posso assicurare che uno dei due pensa per entrambi. - Sigmund Freud.
Autore: Carla Fiorentini 19 gennaio 2025
La comunicazione non verbale e paraverbale sono in diretto collegamento con il nostro inconscio. Così, conoscere almeno i primi rudimenti di comunicazione non verbale aiuta a conoscere meglio gli altri, interpretare il loro pensiero, comprendere i loro bisogni. Aggiungo, per chi ha già qualche conoscenza di programmazione neurolinguistica, che la postura, i movimenti, il tono di voce, contraddistinguono le tre tipologie: visivo, uditivo e cinestesico. Ciò che, invece, probabilmente tutti sappiamo, ma non ci soffermiamo mai a riflettere in merito, sono i collegamenti tra stato d’animo ed elementi di comunicazione non verbale, e come questi possano davvero aiutarci a vivere meglio. È importante ricordare che esiste un collegamento reciproco tra stato d’animo e non verbale . Mi spiego meglio. Qualunque sia la nostra postura abituale, quando siamo tristi o preoccupati la nostra prima, spesso inconscia, reazione è quella di abbassare le spalle, incassare la testa, abbassare i bordi delle labbra (una sorta di sorriso al contrario). Quando siamo allegri la nostra postura è esattamente l’opposto. E allora? Testa alta, sorriso stampato, spalle bene in fuori: credetemi, non risolve i problemi, ma cambia subito l’umore, e lo spirito con cui affrontare quello che non va. Analogamente: se siamo in uno stato d’animo d’ansia il respiro si fa più corto e affrettato, il tono di voce più acuto e le parole escono molto più in fretta. Uno sforzo volontario per respirare a pieni polmoni, modulare il tono di voce e parlare più lentamente … e l’ansia si attenua. Provare per credere!
Show More
Share by: