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Business in farmacia: fare una buona analisi SWOT

L’analisi SWOT è estremamente importante per fare il punto della situazione e preparare il futuro.

S = punti di forza
W = punti di debolezza
O = opportunità
T = problemi

È uno degli strumenti principali delle strategie di marketing, e apparentemente è molto semplice. Non fermatevi all’apparenza!
Concettualmente i punti di forza e di debolezza riguardano noi (il prodotto, l’azienda), mentre opportunità e problemi riguardano il mercato in generale.
Quindi è molto meglio rovesciare l’ordine di analisi: partite da opportunità e problemi, esaminate la situazione, e poi passate ad approfondire la vostra situazione rispetto al mercato. 
  • Opportunità: tutto ciò che attualmente “funziona”, fa crescere il mercato, fa sviluppare il business vostro o dei concorrenti, bisogni esistenti dei clienti, …
  • I Problemi sono esattamente il contrario delle opportunità. Ad esempio la crisi economica, che fa diminuire l’attenzione alla salute e l’autoriduzione delle cure è sicuramente un problema.
Probabilmente finirete per avere una lista, più o meno lunga, ma sicuramente incompleta. Non preoccupatevi: nessun elenco può essere davvero esaustivo e totalmente utile in questo stadio della situazione.
Passate ora ad occuparvi dei vostri punti di forza e dei vostri punti di debolezza. Se avete già identificato la vostra Vision (vedi articolo precedente) potete far riferimento sia alla situazione contingente, sia a quello che avete sognato come vision. Però ricordatevi di segnare separatamente (avviene soprattutto con i punti di forza) quello che è già oggi e quello che invece appartiene alla vision: potete usare colori diversi, caratteri diversi o un semplice asterisco per differenziare gli uni dagli altri.
Ricordatevi che nei punti di forza elencate ciò per cui siete migliori delle altre farmacie, più adeguati alle necessità del cliente o del mercato e, viceversa, nei punti di debolezza indicate gli aspetti per cui ritenete di essere meno idonei degli altri.
Se, ad esempio, nella vision vi identificate come la farmacia punto di riferimento del territorio per l’omeopatia, ma ad oggi ne sapete davvero poco, segnate come punto di forza le competenze sull’omeopatia: verrà il momento di ricordarvi di studiare e fare corsi sull’argomento!

Ora avete presumibilmente 4 elenchi: di solito nei piani si dispongono come nella figura.
Non preoccupatevi se vi sembra che servano a poco, o se non avete ancora identificato su cosa far leva per sbaragliare la concorrenza: ci arriveremo!

Il seguito alla prossima puntata
Autore: Carla Fiorentini 19 gennaio 2025
La comunicazione non verbale e paraverbale sono in diretto collegamento con il nostro inconscio. Così, conoscere almeno i primi rudimenti di comunicazione non verbale aiuta a conoscere meglio gli altri, interpretare il loro pensiero, comprendere i loro bisogni. Aggiungo, per chi ha già qualche conoscenza di programmazione neurolinguistica, che la postura, i movimenti, il tono di voce, contraddistinguono le tre tipologie: visivo, uditivo e cinestesico. Ciò che, invece, probabilmente tutti sappiamo, ma non ci soffermiamo mai a riflettere in merito, sono i collegamenti tra stato d’animo ed elementi di comunicazione non verbale, e come questi possano davvero aiutarci a vivere meglio. È importante ricordare che esiste un collegamento reciproco tra stato d’animo e non verbale . Mi spiego meglio. Qualunque sia la nostra postura abituale, quando siamo tristi o preoccupati la nostra prima, spesso inconscia, reazione è quella di abbassare le spalle, incassare la testa, abbassare i bordi delle labbra (una sorta di sorriso al contrario). Quando siamo allegri la nostra postura è esattamente l’opposto. E allora? Testa alta, sorriso stampato, spalle bene in fuori: credetemi, non risolve i problemi, ma cambia subito l’umore, e lo spirito con cui affrontare quello che non va. Analogamente: se siamo in uno stato d’animo d’ansia il respiro si fa più corto e affrettato, il tono di voce più acuto e le parole escono molto più in fretta. Uno sforzo volontario per respirare a pieni polmoni, modulare il tono di voce e parlare più lentamente … e l’ansia si attenua. Provare per credere!
Autore: Carla Fiorentini 13 gennaio 2025
A quasi tutti è capitato di dirlo o di sentirselo dire: facciamo qualche riflessione in merito.
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Anche quest’anno arriva il Natale, il primo senza Francesco, ma non è tempo di rimpianti o malinconie. È tempo di sogni e speranza, come deve essere il Natale.
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