Layout del blog

Maggio 2019: tra pronoia e paranoia

Novità dai miei siti (dal mio lavoro e dalla mia vita) Maggio 2019.

Ho scoperto un nuovo vocabolo (è proprio vero che non si finisce mai di imparare!): pronoia.
Non ti annoierò con le definizioni, a volte non tanto chiare, che ho trovato per questo termine. Mi limito a riassumere e semplificare: pronoia è più o meno il contrario di paranoia.
  • Si definisce paranoia la convinzione che tutto vada male, che l’universo intero cospiri contro di noi, che il futuro sia peggiore del passato. Insomma, la certezza di essere sfigati.
  • La pronoia è invece l'assoluta certezza che tutto andrà al meglio, che tutto l’universo cospiri per la nostra felicità, che qualunque difficoltà sia solo un momentaneo inghippo che porterà vittorie e successi.
Confesso che normalmente sia la paranoia che la pronoia sono emozioni e stati d’animo che mi sono estremamente lontani e non perché io sia una persona particolarmente razionale. Molto più semplicemente, e banalmente, la vita mi ha insegnato che ci sono momenti di sole e momenti di buio, anche molto fitto, che spesso ci sono difficoltà e problemi, ma si possono affrontare.

E ora, in questo maggio climaticamente impazzito, mi sono ritrovata con un’insidiosa alternanza di paranoia e pronoia: emozioni nuove e… sì, difficili da gestire.
Da una parte i problemi non mi mancano: alcuni sono underground, non riesco ad identificarli con la chiarezza indispensabile per pensare di affrontarli, altri quasi insolubili, nel senso che non ho ancora trovato soluzioni efficaci, e sì che mi sembra di aver provato di tutto.
L’altra faccia della medaglia sono i momenti di assoluta e totale certezza che prima o poi andrà tutto bene, anche se non ho la più pallida idea di come o perché.

Ecco: maggio è trascorso in questo mio costante oscillare di emozioni, paragonabile solo agli andamenti del clima di questo periodo e, come il clima di questo maggio, tutt’altro che gradito.
Così, in attesa di avere una visione un po’ più chiara (e meno schizzata), ho continuato a portare avanti progetti già avviati:
  • ho aggiornato i miei siti Ching e Coaching - Didattica e Comunicazione - Il Medico comunica - Dottore, mi ascolti! - Comunicazione in Farmacia e le mie pagine FB Didattica e Comunicazione - Ching e Coaching - Il Medico comunica - Comunicazione in Farmacia e Dottore, mi ascolti!
sto pubblicizzando (poco) alcune cose a cui tengo molto:
  • i miei ultimi libri: L’eroe e il paziente  e Quattro passi in galleria – quando non vedi la fine del tunnel, arredalo 
  • Il corso in aula Due giorni con l’I Ching, un corso molto particolare e, credo, molto bello e interessante
E poi maggio è stato caratterizzato dal prima serata del percorso Gestire le esperienze difficili
Per saperne di più leggi Gestire le esperienze difficili, dove trovi anche la descrizione dei singoli incontri, o guarda il video
Prossima serata, sempre a Lugano e sempre ad offerta libera, giovedì 13 giugno (guarda il video di presentazione)

A presto!
Autore: Carla Fiorentini 23 febbraio 2025
Mi dispiace doverlo ammettere: la gestione delle persone attraverso la paura funziona.
Autore: Carla Fiorentini 23 febbraio 2025
Se pensi di essere troppo piccole per fare la differenza, prova a dormire con una zanzara. Dalai Lama
Autore: Carla Fiorentini 23 febbraio 2025
Uno stile di management che non trovi sui libri
Autore: Carla Fiorentini 10 febbraio 2025
Il 20 Marzo sarà, come ogni anno, la Giornata mondiale della felicità.
Autore: Carla Fiorentini 10 febbraio 2025
Pensi ci siano differenze tra la definizione di guarito e clinicamente guarito ?
Autore: Carla Fiorentini 2 febbraio 2025
L’esempio insegna più delle parole
Autore: Carla Fiorentini 2 febbraio 2025
Dedicato a chi si occupa di salute
Autore: Carla Fiorentini 2 febbraio 2025
Esercizio in visualizzazione guidata
Autore: Carla Fiorentini 27 gennaio 2025
Se due individui sono sempre d'accordo su tutto, vi posso assicurare che uno dei due pensa per entrambi. - Sigmund Freud.
Autore: Carla Fiorentini 19 gennaio 2025
La comunicazione non verbale e paraverbale sono in diretto collegamento con il nostro inconscio. Così, conoscere almeno i primi rudimenti di comunicazione non verbale aiuta a conoscere meglio gli altri, interpretare il loro pensiero, comprendere i loro bisogni. Aggiungo, per chi ha già qualche conoscenza di programmazione neurolinguistica, che la postura, i movimenti, il tono di voce, contraddistinguono le tre tipologie: visivo, uditivo e cinestesico. Ciò che, invece, probabilmente tutti sappiamo, ma non ci soffermiamo mai a riflettere in merito, sono i collegamenti tra stato d’animo ed elementi di comunicazione non verbale, e come questi possano davvero aiutarci a vivere meglio. È importante ricordare che esiste un collegamento reciproco tra stato d’animo e non verbale . Mi spiego meglio. Qualunque sia la nostra postura abituale, quando siamo tristi o preoccupati la nostra prima, spesso inconscia, reazione è quella di abbassare le spalle, incassare la testa, abbassare i bordi delle labbra (una sorta di sorriso al contrario). Quando siamo allegri la nostra postura è esattamente l’opposto. E allora? Testa alta, sorriso stampato, spalle bene in fuori: credetemi, non risolve i problemi, ma cambia subito l’umore, e lo spirito con cui affrontare quello che non va. Analogamente: se siamo in uno stato d’animo d’ansia il respiro si fa più corto e affrettato, il tono di voce più acuto e le parole escono molto più in fretta. Uno sforzo volontario per respirare a pieni polmoni, modulare il tono di voce e parlare più lentamente … e l’ansia si attenua. Provare per credere!
Show More
Share by: