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Le vie dei canti per un nuovo mondo

La presentazione del 2° incontro del percorso Gestire le esperienze difficili

Secondo i miti degli aborigeni australiani il mondo è stato creato attraverso il canto, ma anche la Bibbia racconta della parola che crea. È attraverso il linguaggio che raccontiamo noi stessi e il nostro mondo.
Un linguaggio diverso è una diversa visione della vita. La frase non è mia, ma di Federico Fellini, ed è alla base di ciò che esamineremo nel secondo incontro.

Per modificare il nostro mondo, ricostruirlo, renderlo migliore, il linguaggio è uno strumento davvero potente.
Il nostro modo di vivere ha cercato di togliere peso al linguaggio, sostituendolo con l’immagine, al punto che il vocabolario comune si è impoverito. Abbiamo sostituito le sigle alle parole.
Prestare attenzione al linguaggio significa dare attenzione a noi stessi, ascoltarci e ascoltare, migliorare le relazioni, cambiare in meglio il nostro mondo.

Fra teoria ed esercizi vedremo come usando le parole, le costruzioni delle frasi, modificando o modulando il nostro modo di parlare possiamo creare il nostro nuovo mondo. 

Se vuoi conoscere il progetto completo, leggere la descrizione dei singoli incontri, o guardare il video di presentazione. 
  • Gestire le esperienze difficili – in collaborazione con PNL Evolution
  • Per iscriverti vai al sito di PNL Evolution 
Autore: Carla Fiorentini 23 febbraio 2025
Mi dispiace doverlo ammettere: la gestione delle persone attraverso la paura funziona.
Autore: Carla Fiorentini 23 febbraio 2025
Se pensi di essere troppo piccole per fare la differenza, prova a dormire con una zanzara. Dalai Lama
Autore: Carla Fiorentini 23 febbraio 2025
Uno stile di management che non trovi sui libri
Autore: Carla Fiorentini 10 febbraio 2025
Il 20 Marzo sarà, come ogni anno, la Giornata mondiale della felicità.
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Pensi ci siano differenze tra la definizione di guarito e clinicamente guarito ?
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Autore: Carla Fiorentini 2 febbraio 2025
Dedicato a chi si occupa di salute
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Autore: Carla Fiorentini 27 gennaio 2025
Se due individui sono sempre d'accordo su tutto, vi posso assicurare che uno dei due pensa per entrambi. - Sigmund Freud.
Autore: Carla Fiorentini 19 gennaio 2025
La comunicazione non verbale e paraverbale sono in diretto collegamento con il nostro inconscio. Così, conoscere almeno i primi rudimenti di comunicazione non verbale aiuta a conoscere meglio gli altri, interpretare il loro pensiero, comprendere i loro bisogni. Aggiungo, per chi ha già qualche conoscenza di programmazione neurolinguistica, che la postura, i movimenti, il tono di voce, contraddistinguono le tre tipologie: visivo, uditivo e cinestesico. Ciò che, invece, probabilmente tutti sappiamo, ma non ci soffermiamo mai a riflettere in merito, sono i collegamenti tra stato d’animo ed elementi di comunicazione non verbale, e come questi possano davvero aiutarci a vivere meglio. È importante ricordare che esiste un collegamento reciproco tra stato d’animo e non verbale . Mi spiego meglio. Qualunque sia la nostra postura abituale, quando siamo tristi o preoccupati la nostra prima, spesso inconscia, reazione è quella di abbassare le spalle, incassare la testa, abbassare i bordi delle labbra (una sorta di sorriso al contrario). Quando siamo allegri la nostra postura è esattamente l’opposto. E allora? Testa alta, sorriso stampato, spalle bene in fuori: credetemi, non risolve i problemi, ma cambia subito l’umore, e lo spirito con cui affrontare quello che non va. Analogamente: se siamo in uno stato d’animo d’ansia il respiro si fa più corto e affrettato, il tono di voce più acuto e le parole escono molto più in fretta. Uno sforzo volontario per respirare a pieni polmoni, modulare il tono di voce e parlare più lentamente … e l’ansia si attenua. Provare per credere!
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