Layout del blog

Combattere lo stress

Le onde cerebrali e la respirazione

Storia
Cosa c’è? Mi sembri stravolta. Dai che siamo quasi a fine giornata, e ti ricordo che abbiamo il week end libero!
Libero dal lavoro! Ma purtroppo non dai problemi. È davvero un momentaccio! Ma non preoccuparti, ho le mie armi segrete. 
Sì, wonder woman. Però adesso prenditi una pausa, vai al bar a far merenda. Approfitta di questa pausa: fra poco c’è l’assalto del venerdì pomeriggio.
Se non ti dispiace approfitto della poltrona nello studio. Torno tra poco.
Circa 10 minuti dopo
Ma che hai fatto? E come hai fatto? Sembri un’altra persona! Adesso sei sorridente, rilassata!
Ti ho detto che ho le mie armi segrete!
Domande
  • È possibile, in dieci minuti, far passare la stanchezza, ridurre o eliminare lo stress? E come?
Risposte
È possibile, in dieci minuti, far passare la stanchezza, ridurre o eliminare lo stress? E come?
Sì, è possibile. Gli strumenti principali, semplici da usare, sono due, e generalmente vengono usati insieme: la respirazione e lo stato alpha.
  • La respirazione è strettamente collegata allo stato d’animo. Possiamo dire che esiste un legame biunivoco tra respirazione e stato d’animo: se siamo rilassati, il respiro può essere solo rilassato. Ma vale anche il viceversa: se impariamo a respirare in maniera rilassata, il nostro stato d’animo può essere solo rilassato.
  • Con stato alpha, invece, si identifica la modalità di onde cerebrali alpha che identificano uno stato vigile, ma rilassato. Esistono numerose situazioni fisiologiche in cui entriamo in stato alpha, ed è anche possibile stimolare questo stato attraverso leggere forme di meditazione. 
In stato alpha aumenta lo stato di rilassamento, ma anche la creatività e la capacità di problem solving.

Autore: Carla Fiorentini 23 febbraio 2025
Mi dispiace doverlo ammettere: la gestione delle persone attraverso la paura funziona.
Autore: Carla Fiorentini 23 febbraio 2025
Se pensi di essere troppo piccole per fare la differenza, prova a dormire con una zanzara. Dalai Lama
Autore: Carla Fiorentini 23 febbraio 2025
Uno stile di management che non trovi sui libri
Autore: Carla Fiorentini 10 febbraio 2025
Il 20 Marzo sarà, come ogni anno, la Giornata mondiale della felicità.
Autore: Carla Fiorentini 10 febbraio 2025
Pensi ci siano differenze tra la definizione di guarito e clinicamente guarito ?
Autore: Carla Fiorentini 2 febbraio 2025
L’esempio insegna più delle parole
Autore: Carla Fiorentini 2 febbraio 2025
Dedicato a chi si occupa di salute
Autore: Carla Fiorentini 2 febbraio 2025
Esercizio in visualizzazione guidata
Autore: Carla Fiorentini 27 gennaio 2025
Se due individui sono sempre d'accordo su tutto, vi posso assicurare che uno dei due pensa per entrambi. - Sigmund Freud.
Autore: Carla Fiorentini 19 gennaio 2025
La comunicazione non verbale e paraverbale sono in diretto collegamento con il nostro inconscio. Così, conoscere almeno i primi rudimenti di comunicazione non verbale aiuta a conoscere meglio gli altri, interpretare il loro pensiero, comprendere i loro bisogni. Aggiungo, per chi ha già qualche conoscenza di programmazione neurolinguistica, che la postura, i movimenti, il tono di voce, contraddistinguono le tre tipologie: visivo, uditivo e cinestesico. Ciò che, invece, probabilmente tutti sappiamo, ma non ci soffermiamo mai a riflettere in merito, sono i collegamenti tra stato d’animo ed elementi di comunicazione non verbale, e come questi possano davvero aiutarci a vivere meglio. È importante ricordare che esiste un collegamento reciproco tra stato d’animo e non verbale . Mi spiego meglio. Qualunque sia la nostra postura abituale, quando siamo tristi o preoccupati la nostra prima, spesso inconscia, reazione è quella di abbassare le spalle, incassare la testa, abbassare i bordi delle labbra (una sorta di sorriso al contrario). Quando siamo allegri la nostra postura è esattamente l’opposto. E allora? Testa alta, sorriso stampato, spalle bene in fuori: credetemi, non risolve i problemi, ma cambia subito l’umore, e lo spirito con cui affrontare quello che non va. Analogamente: se siamo in uno stato d’animo d’ansia il respiro si fa più corto e affrettato, il tono di voce più acuto e le parole escono molto più in fretta. Uno sforzo volontario per respirare a pieni polmoni, modulare il tono di voce e parlare più lentamente … e l’ansia si attenua. Provare per credere!
Show More
Share by: