Per ogni cosa c'è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo.
Lo dice la Bibbia, e lo racconta l’I Ching.
Eppure talvolta comprendere e vivere in armonia col tempo appare più difficile.
Capire il tempo è un dono, un’arte, un impegno, ed è difficile.
Vivere in armonia con esso, talvolta, appare un miraggio.
Perché vivere in armonia col tempo non significa solo accogliere e rispettare le stagioni, ma c’è molto di più, e molto più sottile. L’I Ching parla spesso di armonia col tempo, lo raccomanda, e molti dei suoi consigli sono finalizzati proprio a comprendere quando è tempo per agire o per fermarsi, per studiare o per divertirsi, per combattere o cercare accordi, per la solitudine o la condivisione con gli amici.
Quando accade qualcosa, soprattutto qualcosa di triste, una delle modalità più utili è proprio comprendere l’insegnamento di quel tempo, a cosa serve quel momento, e allinearsi ad esso. C’è un pizzico di let it be in questo concetto.
Talvolta è semplice, talvolta c’è l’illuminazione che fa capire, in un lampo di partecipazione all’universo (o al volere divino, se preferite) qual è lo scopo di quel tempo, o di quell’evento.
Non è il solo seguire il flusso, che tanto va di moda ora, c’è di più.
Ora mi sembra il tempo della confusione, collettiva e personale.
Spesso fatico a seguire le notizie o leggere i post, e l’unica cosa che comprendo è che questo tempo confuso e selvaggio esprime la fine di un modo di vivere e di pensare che ha ormai esaurito la sua funzione. Serve un nuovo mondo, e una nuova umanità. Come sempre, le fasi di transizione sono le più complesse, caotiche e sofferte.
E vivo anche un tempo di confusione personale. Non mi bastano le soddisfazioni o i successi, che pure non mancano, per illuminarmi la strada verso il futuro, e sicuramente non aiutano le notti frammentate, le lavatrici infinite, e l’impotenza per la malattia di mio marito.
Faccio ipotesi. Cosa imparare, cosa fare, cosa mi indica la vita. Che tempo è, ora, per me?
Per ora ho solo domande, dubbi, e tentativi.