Layout del blog

Problemi e rimedi di stagione

Quando il consiglio del farmacista è fondamentale

Ad ogni cambio di stagione aumentano le vendite, e le richieste di consiglio, di integratori per aumentare l’energia.

C’è un aspetto concreto e fisiologico, dipendente dai ritmi stagionali, ma ci sono anche mode, abitudini e condizionamenti della pubblicità.

Il problema è che, nella maggior parte dei casi, la richiesta del consiglio viene espressa con un banale “qualcosa per avere più energia” e spessissimo, da parte del paziente-cliente, c’è la ferma convinzione che, per qualche strano miracolo, il prodotto che aiuta ad avere più energia non influisce su nulla, ma genera solo, forse magicamente, energia.


Peccato che vitamine, sali minerali, oligoelementi o sostanze naturali spesso di derivazione botanica, abbiamo effetti veri, anche complessi, e anche effetti indesiderati o interazioni con l’organismo.


  • Ben pochi pazienti, ad esempio, conoscono il livello del loro potassio, ma assumono tranquillamente integratori contenenti proprio questa sostanza che, se troppo alta, ha effetti sul cuore.
  • Ed è ben noto, ad esempio, il danno provocato dalla moda di assumere integratori a base di curcuma da parte di persone con problemi alla cistifellea, problemi spesso scoperti proprio per l’effetto collaterale della curcuma.

È ovvio che il farmacista non può fare anamnesi e diagnosi, ma deve essere ben consapevole che gli integratori sono potenzialmente dannosi.

Qualche domanda si può fare, qualche suggerimento di può dare.



Ed è opportuno, in casi sospetti, magari in pazienti anziani in politerapia, conoscere sufficientemente bene gli integratori in modo da poter consigliare il prodotto meno rischioso, contando più su quel meraviglioso effetto placebo che viene generato dalla fiducia nel farmacista che sul prodotto più spinto dall’azienda.

Autore: Carla Fiorentini 23 febbraio 2025
Mi dispiace doverlo ammettere: la gestione delle persone attraverso la paura funziona.
Autore: Carla Fiorentini 23 febbraio 2025
Se pensi di essere troppo piccole per fare la differenza, prova a dormire con una zanzara. Dalai Lama
Autore: Carla Fiorentini 23 febbraio 2025
Uno stile di management che non trovi sui libri
Autore: Carla Fiorentini 10 febbraio 2025
Il 20 Marzo sarà, come ogni anno, la Giornata mondiale della felicità.
Autore: Carla Fiorentini 10 febbraio 2025
Pensi ci siano differenze tra la definizione di guarito e clinicamente guarito ?
Autore: Carla Fiorentini 2 febbraio 2025
L’esempio insegna più delle parole
Autore: Carla Fiorentini 2 febbraio 2025
Dedicato a chi si occupa di salute
Autore: Carla Fiorentini 2 febbraio 2025
Esercizio in visualizzazione guidata
Autore: Carla Fiorentini 27 gennaio 2025
Se due individui sono sempre d'accordo su tutto, vi posso assicurare che uno dei due pensa per entrambi. - Sigmund Freud.
Autore: Carla Fiorentini 19 gennaio 2025
La comunicazione non verbale e paraverbale sono in diretto collegamento con il nostro inconscio. Così, conoscere almeno i primi rudimenti di comunicazione non verbale aiuta a conoscere meglio gli altri, interpretare il loro pensiero, comprendere i loro bisogni. Aggiungo, per chi ha già qualche conoscenza di programmazione neurolinguistica, che la postura, i movimenti, il tono di voce, contraddistinguono le tre tipologie: visivo, uditivo e cinestesico. Ciò che, invece, probabilmente tutti sappiamo, ma non ci soffermiamo mai a riflettere in merito, sono i collegamenti tra stato d’animo ed elementi di comunicazione non verbale, e come questi possano davvero aiutarci a vivere meglio. È importante ricordare che esiste un collegamento reciproco tra stato d’animo e non verbale . Mi spiego meglio. Qualunque sia la nostra postura abituale, quando siamo tristi o preoccupati la nostra prima, spesso inconscia, reazione è quella di abbassare le spalle, incassare la testa, abbassare i bordi delle labbra (una sorta di sorriso al contrario). Quando siamo allegri la nostra postura è esattamente l’opposto. E allora? Testa alta, sorriso stampato, spalle bene in fuori: credetemi, non risolve i problemi, ma cambia subito l’umore, e lo spirito con cui affrontare quello che non va. Analogamente: se siamo in uno stato d’animo d’ansia il respiro si fa più corto e affrettato, il tono di voce più acuto e le parole escono molto più in fretta. Uno sforzo volontario per respirare a pieni polmoni, modulare il tono di voce e parlare più lentamente … e l’ansia si attenua. Provare per credere!
Show More
Share by: