Creare il futuro desiderato è una sfida. Una sfida per tutti, insegnanti e studenti. Sviluppare se stessi, saper essere, anche acquisendo alcune soft skills, è una strada per riuscirci.
Tanto per ricordare, vengono definite soft skills le competenze trasversali, proprie della persona, e fanno parte del “saper essere”.
Molti secoli fa culture diverse, e geograficamente molto lontane, sostenevano che il primo compito e la principale responsabilità dell’individuo era “la ricerca della saggezza”. Più era di rilievo il ruolo della persona nella comunità e più doveva dedicare energie a “saper essere”. Ne parlano Platone e Confucio, sono arrivati a noi testi fondamentali come la Kabbalah ebraica e l’I Ching cinese, ma ce ne sono moltissime tracce nei racconti tramandati da altre culture e da altri popoli, e alcuni segnali sono rimasti, ad esempio, nelle favole dove l’Eroe, dopo un lungo e periglioso viaggio sostanzialmente alla ricerca di se stesso, trovava premi e riconoscimenti anche tangibili al suo ritorno.
Poi il percorso dell’umanità ha seguito la via dell’industrializzazione, della tecnologia, e siamo arrivati a quella iperspecializzazione che equivale a sapere moltissimo di piccolissimi argomenti. Non condanno ciò che è avvenuto: credo faccia parte del viaggio dell’eroe collettivo dell’umanità.
Ora però come genere umano siamo “cresciuti”. Molti concordano che stiamo assistendo ad una sorta di risveglio spirituale. Moltissimi sentono la necessità di ri-cercare valori che sembravano sopiti.
E concordo (ma sono in ottima compagnia) che per andare avanti sia necessario imparare a saper essere, come individui e come collettività.
Propongo dunque di riprendere testi, scritti e concetti di secoli fa? Solo in parte. Credo che quelle conoscenze possano servirci da trampolino di lancio. Perché da allora c’è stato un cambiamento profondo: la globalizzazione. Quindi il percorso per il futuro, secondo me, è quello di cercare la saggezza come individui, imparare ciascuno a saper essere, per poi scoprire un nuovo saper essere come collettività.