Iperboli e autocelebrazione
La comunicazione è cambiata, tanto, negli anni…

Hai osservato, nel complesso, come si svolge la comunicazione oggi?
Se sei giovane probabilmente non hai notato niente di particolare, ma se sei datato, come me, credo tu abbia osservato un’evoluzione.
Ti assicuro: non si tratta di tecniche di marketing o strategie di comunicazione, ma di veri e propri messaggi legati all’uso delle parole.
Ogni manuale è DEFINITIVO.
Ogni risultato è garantito in pochi minuti, poche ore o, al massimo, in pochi giorni.
È una comunicazione che, fondamentalmente, si rivolge all’archetipo del mago che è in ciascuno di noi. Il mago crea, come il migliore degli alchimisti. Il mago è potente.
La promozione, assolutamente lecita, è sempre più fatta di promesse fantasmagoriche e iperboli.
L’altra realtà è quella delle autocelebrazioni.
Donald ha decisamente vinto il campionato universale dell’autocelebrazione, ma molti, politici e non, stanno adottando lo stesso comportamento.
L’autocelebrazione ha molte sfumature ed è necessario non fare di ogni erba un fascio.
- C’è il trionfo dell’ego e del narcisismo.
- C’è la fragilità del bisogno di conferme che il mondo non offre.
- C’è il tentativo di marketing di promuovere se stessi.
All’autocelebrazione si accompagna spesso il vittimismo, socio di quel falso sé che gli altri non riconoscono e quindi sono cattivi.
Poi c’è l’aspetto “sportivo”: la caccia al colpevole. Purtroppo è uno degli sport più diffusi e più inutili. Ma è ovvio che chi si appassiona all’autocelebrazione cercherà sempre un colpevole esterno, e ritorniamo al vittimismo.
Per chi abbina iperboli e autocelebrazioni a scopo di promozione, di se stesso o della propria attività, vorrei solo segnalare che creare aspettative troppo alte genera spesso delusioni.
Promesse fantasmagoriche attirano prevalentemente chi aspetta soluzioni esterne, da ottenere praticamente per magia. Credete davvero che possano funzionare?
Per chi, invece, desidera in trionfo del proprio ego… auguri! Personalmente propendo per un bagno di realtà, ma io sono vecchia.








