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Quattro passi senza fretta - Percorsi insieme al Paziente

Quando si vorrebbe correre fuori dal tunnel

Il mondo in cui viviamo ha un pessimo rapporto con la malattia (e peggio ancora con la morte, ma questa è un’altra storia).

Bisogna essere belli, giovani, sani e possibilmente ricchi. Per le donne la situazione peggiora: ancora oggi una donna viene giudicata prima di tutto per l’estetica.

Ci sono anche elementi positivi che, però, talvolta generano conseguenze negative. La dichiarazione dell’OMS sulla salute invita all’assenza di ogni malattia, e aggiunge il benessere psicologico. Poi c’è la prevenzione, e ci sono tante possibilità di cura.

Tutto questo è indubbiamente positivo, si può prevenire, si può curare, la vita media si è allungata.

Bello.

Bello se a tutto questo non si accompagnasse, nella visione collettiva, una non accettazione della malattia. Chi è malato diventa quasi colpevole. E della qualità di vita, pur in presenza di patologie, si parla ancora davvero troppo poco.

Ne deriva che, in presenza di una malattia da cui si può guarire, si comincia a scalpitare dalla fretta.


Ricordo, da bambina, i periodi di convalescenza. E, studiando l’I Ching, ho scoperto un esagramma che descrive proprio la convalescenza. Momenti quasi ovattati, di calma, con la malattia sparita, o sopita, e il regalo del tempo per dare al corpo e allo spirito lo spazio per guarire.

La convalescenza è una dimensione che quasi non esiste più.

È, invece, essenziale.


Ne parliamo, a lungo, nel percorso per il paziente Quattro passi in galleria, ne parliamo e la viviamo insieme, per guarire nell’anima..

Autore: Carla Fiorentini 19 gennaio 2025
La comunicazione non verbale e paraverbale sono in diretto collegamento con il nostro inconscio. Così, conoscere almeno i primi rudimenti di comunicazione non verbale aiuta a conoscere meglio gli altri, interpretare il loro pensiero, comprendere i loro bisogni. Aggiungo, per chi ha già qualche conoscenza di programmazione neurolinguistica, che la postura, i movimenti, il tono di voce, contraddistinguono le tre tipologie: visivo, uditivo e cinestesico. Ciò che, invece, probabilmente tutti sappiamo, ma non ci soffermiamo mai a riflettere in merito, sono i collegamenti tra stato d’animo ed elementi di comunicazione non verbale, e come questi possano davvero aiutarci a vivere meglio. È importante ricordare che esiste un collegamento reciproco tra stato d’animo e non verbale . Mi spiego meglio. Qualunque sia la nostra postura abituale, quando siamo tristi o preoccupati la nostra prima, spesso inconscia, reazione è quella di abbassare le spalle, incassare la testa, abbassare i bordi delle labbra (una sorta di sorriso al contrario). Quando siamo allegri la nostra postura è esattamente l’opposto. E allora? Testa alta, sorriso stampato, spalle bene in fuori: credetemi, non risolve i problemi, ma cambia subito l’umore, e lo spirito con cui affrontare quello che non va. Analogamente: se siamo in uno stato d’animo d’ansia il respiro si fa più corto e affrettato, il tono di voce più acuto e le parole escono molto più in fretta. Uno sforzo volontario per respirare a pieni polmoni, modulare il tono di voce e parlare più lentamente … e l’ansia si attenua. Provare per credere!
Autore: Carla Fiorentini 13 gennaio 2025
A quasi tutti è capitato di dirlo o di sentirselo dire: facciamo qualche riflessione in merito.
Autore: Carla Fiorentini 29 dicembre 2024
Riflessioni e auguri per il nuovo anno
Autore: Carla Fiorentini 29 dicembre 2024
Pronti per il nuovo anno?
Autore: Carla Fiorentini 22 dicembre 2024
Nella vita capita che ci siano giorni di Natale strani…
Autore: Carla Fiorentini 22 dicembre 2024
Ho alcune tradizioni: ogni anno, all’arrivo del mio compleanno, mi metto a riflettere… e scrivo.
Autore: Carla Fiorentini 22 dicembre 2024
Anche quest’anno arriva il Natale, il primo senza Francesco, ma non è tempo di rimpianti o malinconie. È tempo di sogni e speranza, come deve essere il Natale.
Autore: Carla Fiorentini 2 novembre 2024
Non è facile, ma si impara a vivere nell’incertezza.
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