Se pensiamo al viaggio dell’eroe come al percorso umano-professionale del medico, quello che lo porta ad essere un grande medico felice, per ritrovare i due archetipi pre-eroici dobbiamo tornare indietro nel tempo, quando diventare medico era quasi solo un’idea (l’innocente) o ad uno dei primi scogli (l’orfano).
Bisogna però ricordare che anche ogni esperienza difficile apre la strada ad un viaggio dell’eroe che si dipana all’interno del più ampio viaggio della vita.
Quindi se rifletti relativamente all’esperienza del covid e torni indietro nel tempo hai vissuto come innocente fino ad un preciso momento, cioè quello in cui hai realizzato la presenza della pandemia. Il momento è stato diverso per ciascuno, ovviamente, ma ciascuno ha vissuto, riguardo al covid, un momento più o meno lungo come orfano, riconoscendo un cambiamento drammatico nella vita e nella professione. Poi… si varca la soglia.