Proattività
Se ne parla tanto: cos'è la proattività

Citata già in testi come la Kabbalah
e l’I Ching, libri che hanno alcune migliaia di anni, la proattività è un modo di vivere.
Proattività
è un termine che in questo periodo va molto di moda, e spesso è usato a sproposito. Letteralmente significa “agire per”. Costituisce un modo di vivere e, secondo molte fonti di saggezza, è il modo di vivere auspicabile. Ma attenzione, richiede impegno e cambiamento di molti dei nostri modelli mentali o abitudini inveterate.
- In ambito aziendale mi è capitato di sentire questo tipo di suggerimenti: quando c’è un problema, devi essere proattivo e risolverlo rapidamente. È una frase assurda, perché fondamentalmente essere proattivi è l’esatto contrario dell’essere reattivi. La rapida risoluzione di un problema, invece, è principalmente un atto reattivo.
Essere proattivi significa costruire la propria vita, passo passo, giorno dopo giorno, ma non si tratta semplicemente di andare verso un obiettivo o realizzare desideri più o meno fantastici e auspicabili.
- La vita condotta con proattività rappresenta un drastico cambiamento alle abitudini di vita di oggi. Siamo, infatti, abituati a reagire: ai problemi, alle emergenze, alle parole altrui (vere o presunte). La reazione è un meccanismo utile, persino auspicabile, a volte, ma non può essere uno stile di vita, tranne che per coloro che desiderano davvero una vita fatta di stress costante.
Al contrario, chi è proattivo è sempre rivolto vero la riflessione sulle conseguenze e sui presupposti: cosa comporta, cosa mi porta, perché quelle parole, … Indubbiamente c’è maggiore riflessione. E per chi pensa che riflettere richieda una quantità di tempo che non abbiamo a disposizione ricordo che il pensiero è decisamente più veloce della luce.
La reattività è prettamente istintuale, laddove la proattività è consapevole: la variabile non è nel tempo, ma nell’attitudine mentale. Certo, per essere proattivi è necessario chiedersi costantemente “cosa voglio” , avere dubbi …
- A volte essere proattivi è scomodo perché implica il non reagire alle provocazioni, alle maleducazioni, alle parole offensive. Insomma, un porgere l’altra guancia” che, nella pratica della proattività, significa accogliere, comprendere le motivazioni dell’altro. Non si tratta di chiedersi costantemente “dove ho sbagliato”: l’autoflagellazione non è inclusa nella proattività, quanto piuttosto chiedersi se un nostro schema mentale o un nostro comportamento possa essere letto in maniera diversa da ciò che volevamo esprimere, e cercare un modo migliore per la volta successiva.
Nella proattività è incluso anche il seguire il proprio destino, o meglio cercare il proprio compito e scopo.
Perché quando creiamo un allineamento tra noi stessi e l’universo intero tutto diventa più scorrevole: infatti alcuni identificano questo stato con “essere nel flusso”.
Spero di avere, almeno parzialmente, arricchito la comprensione della proattività.
Se poi mi chiedete come sia “viverla” … posso solo dire che io ci provo perché credo che sia un bel modo di vivere. Riuscirci, è un’altra storia. Ma il viaggio è spesso più divertente dell’arrivo.

Dopo una laurea in chimica e tecnologie farmaceutiche e oltre 20 anni di carriera in aziende farmaceutiche multinazionali, e continuando ad aggiornarmi anche da quando faccio la libera professione, credevo si sapere molto sui placebo e sull’effetto placebo. Ma questo libro mi ha affascinato e fatto fare nuove scoperte fin dalle prime pagine. I suoi pregi sono moltissimi. I pregi pratici: è piccolo, leggero, economico. Può essere messo in borsa e letto ovunque. E anche queste piccole cose non sono da sottovalutare. È scritto benissimo. Si pone l’obiettivo di essere un testo divulgativo, e lo è davvero . Ricchissimo di cultura e di riferimenti storico – letterari – filosofici manca totalmente di pomposità o frasi contorte che spesso si trovano in questo tipo di libri. Qui c’è la cultura vera. Einstein diceva “ Non hai veramente capito qualcosa fino a quando non sei in grado di spiegarlo a tua nonna ”, affermazione che condivido appieno perché chi sa davvero sa anche semplificare i concetti. Fabrizio Benedetti sa. Sa spiegare, sa affascinare. E il libro è anche affascinante per i contenuti, il rigore scientifico. È imperdibile per tutti coloro che lavorano in ambito salute, ed è utile per tutti.

Il titolo completo del libro è Intelligenza emotiva Cos’è e perché può renderci felici. Daniel Goleman è sicuramente il più autorevole esperto mondiale di intelligenza emotiva. Il libro viene talvolta dichiarato “fuori catalogo”, ma vi assicuro che si trova ancora, sia in libreria che per gli acquisti on line. Queste le notizie pratiche. E poi, che dire? È interessante, scritto bene, leggibilissimo. E, soprattutto, imperdibile per chiunque abbia interesse per le relazioni umane, per chi educa, collabora o guida altri esseri umani.