Layout del blog

Presence

Peter Senge, C.Otto Scharmer, Joseph Jaworski, Betty Sue Flowers – Presence - Ed italiana Franco Angeli editore – 2013

È davvero difficile dare una definizione di questo libro. È un manuale, una guida, il racconto di una storia, …
Il gruppo di autori ha lavorato insieme per anni, e tuttora collaborano, e nel libro raccontano anche, o prima di tutto, la loro storia. 
Di questa storia fa parte anche un grosso progetto di consulenza per uno dei Land tedeschi per riorganizzare il sistema sanitario, a dimostrazione di come le teorie di management possono essere applicate anche in ambito sanitario, con successo, risparmio economico e soddisfazione di medici e pazienti: una specie di utopia diventata realtà.

Un libro sul business, quindi, e un libro sulle persone. Il sottotitolo è indicativo: Esplorare il cambiamento profondo nelle persone, nelle organizzazioni e nella società.
Ma il titolo, una volta che si è scoperto il significato del termine Presence, è fortemente evocativo: Presence, traducibile con presenza, è quella profonda connessione con sé stessi e con l'universo, o Dio, se preferite, quello stato perfetto in cui si fanno scoperte, il momento dell'illuminazione, il qui e ora che genera vera innovazione. 

Ed è indicativa e rivelatrice una frase che pronuncia uno degli autori, Joseph Jaworski: 
Sapete, alla fine, l’unico cambiamento in grado di fare la differenza è la trasformazione del cuore umano 
Autore: Carla Fiorentini 23 febbraio 2025
Mi dispiace doverlo ammettere: la gestione delle persone attraverso la paura funziona.
Autore: Carla Fiorentini 23 febbraio 2025
Se pensi di essere troppo piccole per fare la differenza, prova a dormire con una zanzara. Dalai Lama
Autore: Carla Fiorentini 23 febbraio 2025
Uno stile di management che non trovi sui libri
Autore: Carla Fiorentini 10 febbraio 2025
Il 20 Marzo sarà, come ogni anno, la Giornata mondiale della felicità.
Autore: Carla Fiorentini 10 febbraio 2025
Pensi ci siano differenze tra la definizione di guarito e clinicamente guarito ?
Autore: Carla Fiorentini 2 febbraio 2025
L’esempio insegna più delle parole
Autore: Carla Fiorentini 2 febbraio 2025
Dedicato a chi si occupa di salute
Autore: Carla Fiorentini 2 febbraio 2025
Esercizio in visualizzazione guidata
Autore: Carla Fiorentini 27 gennaio 2025
Se due individui sono sempre d'accordo su tutto, vi posso assicurare che uno dei due pensa per entrambi. - Sigmund Freud.
Autore: Carla Fiorentini 19 gennaio 2025
La comunicazione non verbale e paraverbale sono in diretto collegamento con il nostro inconscio. Così, conoscere almeno i primi rudimenti di comunicazione non verbale aiuta a conoscere meglio gli altri, interpretare il loro pensiero, comprendere i loro bisogni. Aggiungo, per chi ha già qualche conoscenza di programmazione neurolinguistica, che la postura, i movimenti, il tono di voce, contraddistinguono le tre tipologie: visivo, uditivo e cinestesico. Ciò che, invece, probabilmente tutti sappiamo, ma non ci soffermiamo mai a riflettere in merito, sono i collegamenti tra stato d’animo ed elementi di comunicazione non verbale, e come questi possano davvero aiutarci a vivere meglio. È importante ricordare che esiste un collegamento reciproco tra stato d’animo e non verbale . Mi spiego meglio. Qualunque sia la nostra postura abituale, quando siamo tristi o preoccupati la nostra prima, spesso inconscia, reazione è quella di abbassare le spalle, incassare la testa, abbassare i bordi delle labbra (una sorta di sorriso al contrario). Quando siamo allegri la nostra postura è esattamente l’opposto. E allora? Testa alta, sorriso stampato, spalle bene in fuori: credetemi, non risolve i problemi, ma cambia subito l’umore, e lo spirito con cui affrontare quello che non va. Analogamente: se siamo in uno stato d’animo d’ansia il respiro si fa più corto e affrettato, il tono di voce più acuto e le parole escono molto più in fretta. Uno sforzo volontario per respirare a pieni polmoni, modulare il tono di voce e parlare più lentamente … e l’ansia si attenua. Provare per credere!
Show More
Share by: