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News Ottobre 2019: Io amo l'autunno

Ottobre: un mese impegnativo su diversi fronti. A sostenermi... la magia dell'autunno

Io amo l’autunno

Forse l’affermazione non è del tutto esatta: ogni stagione ha qualcosa di piacevole che amo. E amo l’autunno per i suoi colori, ma anche per quelle giornate uggiose che invitano a sedersi davanti al camino, con un bel libro, una coperta, un bicchiere di vino e un gatto che fa le fusa accanto. Sì, è raro avere il camino. Io ce l’ho, in campagna, ma la Regione ne vieta l’uso, e al vino ho rinunciato da tempo. Ho il gatto che fa le fusa, ma con idee ben precise su dove stare: se lavoro al computer si mette vicino alla sedia, ma se mi trasferisco sul divano ne arrivano almeno due fermamente convinti di poter stare al centro del divano, e se io non sono comoda, sono problemi miei.

Amo l’autunno perché è il momento di concludere, di realizzare, di concretizzare. Seguirà l’inverno di riposo.

Sì, va bene, ma io cosa ho fatto in questo mese di ottobre, a parte sognare vino e castagne?
Per cominciare il corso Due giorni con l’I Ching, a Milano, il 5 e 6 ottobre. Per me è stato entusiasmante condividere il mio amore per il libro dei mutamenti e scoprire, insieme ai partecipanti, come usarlo nelle decisioni o nel costruire la propria vita. È stato anche una sfida, vinta: due giorni per raccontare l’I Ching sono un tempo ristretto, ma da quello che mi scrivono le persone che hanno partecipato sono stati sufficienti per entrare nel mondo dell’I Ching e conquistare gli strumenti base. Una bella soddisfazione! E proseguono le serate a Lugano per il ciclo Gestire le esperienze difficili.

Aula, dunque, e la felicità di riuscire nuovamente a tenere l’aula per giornate intere.

E poi ho aperto la nuova pagina Facebook: Carla Fiorentini – Libri perché è ora di farmi pubblicità, di fare branding, di superare le mie remore. E presto altre novità.
Continuo a scrivere: non posso farne a meno, e vorrei finire il prossimo libro entro qualche settimana.

Mi aspetta un novembre molto impegnativo: la mia pianificazione del tempo dice che sarà difficile far fronte a tutto, ma ci provo!

A presto!
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La comunicazione non verbale e paraverbale sono in diretto collegamento con il nostro inconscio. Così, conoscere almeno i primi rudimenti di comunicazione non verbale aiuta a conoscere meglio gli altri, interpretare il loro pensiero, comprendere i loro bisogni. Aggiungo, per chi ha già qualche conoscenza di programmazione neurolinguistica, che la postura, i movimenti, il tono di voce, contraddistinguono le tre tipologie: visivo, uditivo e cinestesico. Ciò che, invece, probabilmente tutti sappiamo, ma non ci soffermiamo mai a riflettere in merito, sono i collegamenti tra stato d’animo ed elementi di comunicazione non verbale, e come questi possano davvero aiutarci a vivere meglio. È importante ricordare che esiste un collegamento reciproco tra stato d’animo e non verbale . Mi spiego meglio. Qualunque sia la nostra postura abituale, quando siamo tristi o preoccupati la nostra prima, spesso inconscia, reazione è quella di abbassare le spalle, incassare la testa, abbassare i bordi delle labbra (una sorta di sorriso al contrario). Quando siamo allegri la nostra postura è esattamente l’opposto. E allora? Testa alta, sorriso stampato, spalle bene in fuori: credetemi, non risolve i problemi, ma cambia subito l’umore, e lo spirito con cui affrontare quello che non va. Analogamente: se siamo in uno stato d’animo d’ansia il respiro si fa più corto e affrettato, il tono di voce più acuto e le parole escono molto più in fretta. Uno sforzo volontario per respirare a pieni polmoni, modulare il tono di voce e parlare più lentamente … e l’ansia si attenua. Provare per credere!
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