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Blocca l’effetto valanga!

Scopri l’effetto valanga, i rischi del farmacista, e come mettersi al riparo

Il termine effetto valanga viene generalmente utilizzato per parlare di stress. Lo stress, infatti, si accumula, e non solo. Bastano pochi minuti di relax o di meditazione per eliminare i danni di una giornata stressante, ma se continuiamo ad accumulare tensioni, senza mai spezzare il circolo vizioso, presto non basteranno neanche due settimane di vacanza: lo stress lasciato senza controllo si auto-alimenta, come una valanga.

Oggi, però, mi è venuto in mente l’effetto valanga in un ambito particolare: la vita del farmacista.

La pandemia ha fatto pagare un prezzo altissimo ai farmacisti in termini di stress, ansia, depressione, burnout. Aggiungiamo i problemi quasi cronici: stipendi bassi, turni faticosi, difficoltà nel conciliare lavoro e vita privata…

E ora molti farmacisti hanno scelto una forma di libera professione o stanno scegliendo professioni alternative.

Non è un fenomeno strano: il numero di coloro che, nel post pandemia, scelgono di lasciare il lavoro, cambiare vita, modificare la professione, è altissimo.

Ben venga il cambiamento consapevole!

Ma il rischio è proprio una specie di effetto valanga.

  • Quello che ho, il lavoro che facevo, non mi sta più bene.
  • Cambio, ma non so esattamente cosa voglio.
  • Vado per tentativi.
  • Continuo a lasciare ciò che non mi piace più, ma non ho una precisa direzione.

L’insoddisfazione infinita è alle porte, lo stress aumenta.


Personalmente non sono un’appassionata di obiettivi: credo che ci possano essere periodi nella vita in cui conta più la ricerca, il viaggio, rispetto alla meta e, soprattutto, credo che i desideri siano il vero motore. Prima si desidera, e poi si trasforma il desiderio in obiettivi, perché il desiderio è un moto del cuore e della pancia, un meccanismo di amore, mentre l’obiettivo è un moto del cervello razionale.

Attenzione, quindi, ad ascoltare i propri desideri, per poi trasformarli in obiettivi, evitando il più semplice, ma rischioso, meccanismo di sola fuga da ciò che non soddisfa più. Certo, allontanarsi da ciò che non piace e scegliere il cambiamento serve, ma senza il desiderio di come si vuole cambiare può essere rischioso. 

Autore: Carla Fiorentini 19 gennaio 2025
La comunicazione non verbale e paraverbale sono in diretto collegamento con il nostro inconscio. Così, conoscere almeno i primi rudimenti di comunicazione non verbale aiuta a conoscere meglio gli altri, interpretare il loro pensiero, comprendere i loro bisogni. Aggiungo, per chi ha già qualche conoscenza di programmazione neurolinguistica, che la postura, i movimenti, il tono di voce, contraddistinguono le tre tipologie: visivo, uditivo e cinestesico. Ciò che, invece, probabilmente tutti sappiamo, ma non ci soffermiamo mai a riflettere in merito, sono i collegamenti tra stato d’animo ed elementi di comunicazione non verbale, e come questi possano davvero aiutarci a vivere meglio. È importante ricordare che esiste un collegamento reciproco tra stato d’animo e non verbale . Mi spiego meglio. Qualunque sia la nostra postura abituale, quando siamo tristi o preoccupati la nostra prima, spesso inconscia, reazione è quella di abbassare le spalle, incassare la testa, abbassare i bordi delle labbra (una sorta di sorriso al contrario). Quando siamo allegri la nostra postura è esattamente l’opposto. E allora? Testa alta, sorriso stampato, spalle bene in fuori: credetemi, non risolve i problemi, ma cambia subito l’umore, e lo spirito con cui affrontare quello che non va. Analogamente: se siamo in uno stato d’animo d’ansia il respiro si fa più corto e affrettato, il tono di voce più acuto e le parole escono molto più in fretta. Uno sforzo volontario per respirare a pieni polmoni, modulare il tono di voce e parlare più lentamente … e l’ansia si attenua. Provare per credere!
Autore: Carla Fiorentini 13 gennaio 2025
A quasi tutti è capitato di dirlo o di sentirselo dire: facciamo qualche riflessione in merito.
Autore: Carla Fiorentini 29 dicembre 2024
Riflessioni e auguri per il nuovo anno
Autore: Carla Fiorentini 29 dicembre 2024
Pronti per il nuovo anno?
Autore: Carla Fiorentini 22 dicembre 2024
Nella vita capita che ci siano giorni di Natale strani…
Autore: Carla Fiorentini 22 dicembre 2024
Ho alcune tradizioni: ogni anno, all’arrivo del mio compleanno, mi metto a riflettere… e scrivo.
Autore: Carla Fiorentini 22 dicembre 2024
Anche quest’anno arriva il Natale, il primo senza Francesco, ma non è tempo di rimpianti o malinconie. È tempo di sogni e speranza, come deve essere il Natale.
Autore: Carla Fiorentini 2 novembre 2024
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