Il viaggio dell’eroe procede e si arriva all’archetipo del mago: è il momento di trasformare.
Il Mago si assume la piena responsabilità della propria vita contribuendo alla creazione. Il Mago trasforma le parole in incantesimo, l’ombra in luce, l’esperienza difficile in risorsa e crescita personale.
Ci vorrebbe un intero libro per descrivere e raccontare il Mago, ma penso che mi limiterò ad alcune considerazioni basilari.
Gli altri archetipi vedono il Mago come un risolutore dei loro problemi e lui stesso, se è ai primi livelli di consapevolezza, potrebbe vedersi in questa luce: sono arrivato qui, al top! E può pensare che il suo percorso sia terminato, che non abbia più niente da imparare.
In effetti, è la sensazione che tutti proviamo raggiungendo un traguardo difficile o quando riusciamo a elaborare un’esperienza particolarmente dura. Godersi il trionfo è umano, e quasi doveroso, ma il viaggio è davvero compiuto solo quando si torna a casa e, arrivati al Mago, c’è la strada di ritorno da compie-re.
La nostra attuale cultura vive il Mago in maniera assolutamente positiva, complice la visione New Age e il superamento dell’oscurantismo medievale che, invece, considerava solo gli aspetti negativi. Le promesse “cambia la tua vita in 24 ore”, “guadagna milioni in due mesi” fanno appello al Mago che c’è in ciascuno di noi e, in fondo, tutto il sistema economico azionario afferisce al Mago.
Alcuni testi sul viaggio dell’eroe in chiave di crescita personale descrivono il Mago con tante caratteristiche e tale profondità che, leggendolo, ci si chiede se una persona normale potrà mai giungere a questo archetipo oppure è, invece, destinato a vagare tra le figure precedentemente descritte.
Credo che il Mago delineato si realizzi dopo molti viaggi, ma ognuno giunge o può giungere al suo Mago, a diversi livelli, e proseguire, e tornare a casa.
Il medico Mago è il dr. House dei famosi telefilm.
Porta all’ennesima potenza sia l’abilità diagnostica del Viandante che quella terapeutica e la scarsa attenzione al paziente del Guerriero.
È un Mago potente, e si sente potente. Spesso la sua carriera, le pubblicazioni, le relazioni ai congressi hanno il sopravvento sull’attività clinica, che delega volentieri. Non accetta un nuovo farmaco se non ha fatto lui la sperimentazione, ed è molto raro che si fidi del parere dei colleghi.
Ovviamente c’è molto di più da dire, da raccontare, su questo archetipo, e sul medico che vive l’archetipo del mago, ma già queste sono informazioni utili. E se vuoi lavorare con me su un tuo viaggio dell’eroe, contattami