Sviluppare il sistema rappresentazionale uditivo significa indubbiamente potenziare l’udito e l’ascolto, ma non solo questo.
Diventare più uditivi vuol dire comprendere meglio coloro che usano l’udito come filtro sensoriale prevalente, e farsi comprendere meglio da loro.
Significa quindi anche potenziare alcuni meccanismi di pensiero o di comportamento o di comunicazione non verbale strettamente correlati al filtro uditivo.
Per diventare più uditivi bisogna ascoltare.
Ben venga quindi ascoltare la radio, ma scegliendo un programma interessante. Spesso la radio accesa diventa solo un piacevole rumore di sottofondo, e ciò non sviluppa l’udito.
Anche un audiolibro
può essere un esercizio utile, oltre che gradevole.
Oppure scegliere un film già noto, e magari particolarmente amato, a cui togliere le immagini.
Ma ricordate che questi sono solo i primi passi: infatti in queste forme di ascolto l’attenzione al contenuto potrebbe distogliervi dall’ascolto più profondo.
Il secondo passo è quello dell’ascolto dei rumori del nostro ambiente, o (meglio ancora) della natura: quei piccoli rumori di sottofondo che troppo spesso tendiamo ad accettare come un fatto comune ed inevitabile, e quindi a non ascoltarli.
Persino la città è piena di rumori della natura, e ne è testimonianza l’istante di assoluto silenzio che precede l’alba. Sintonizzarsi pienamente con i suoni della natura, soprattutto se dovete alzarvi presto, è un modo per percepire l’armonia di ciò che abbiamo intorno. Presto, con un po’ di esercizio, porterete in primo piano gli uccelli che cantano, mandando in secondo (o terzo, o quarto) piano le moto e le macchine, e vi accorgerete che questo è un buon modo per cominciare una giornata.
Ed eccoci al terzo livello uditivo: la percezione dell’armonia e delle disarmonie.
È abbastanza ovvio che l’armonia possa essere percepita nella musica. Ma un uditivo sente l’armonia anche di una frase, di un intero discorso, di una ricetta di cucina, e persino di una formula matematica.
Ed è in questa armonia, o nella sua mancanza, che l’uditivo riesce a sviluppare una particolare sequenza logica, che lo porta ad esempio a rispondere alle domande durante la stessa lezione, o che lo conduce ad improvvise intuizioni, perché seguendo un ragionamento esiste una sequenza armonica, e tante possibilità disarmoniche.
Buon divertimento!