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Il metaprogramma procedure o opzioni - La teoria

Dalla PNL: prosegue la descrizione dei metaprogrammi. Procedure o opzioni. Novità o abitudine?

Il metaprogramma procedure o opzioni è uno di quelli che incide sulla compliance del paziente, come vedremo prossimamente. Oggi racconto cos’è questo particolare metaprogramma.

Ci sono persone che preferiscono seguire la via conosciuta. Ci sono situazioni in cui ci si affida volentieri all’abitudine.

Ci sono, invece, persone che desiderano avere un ventaglio di possibilità. Ci sono situazioni in cui si cerca la novità.

Avete mai notato, ad esempio, che in un viaggio organizzato, anche se è un viaggio avventuroso o in luoghi esotici, molti tendono a sedersi sempre nello stesso posto in pullman? È la scelta procedure, una scelta spesso rassicurante. Anche fare sempre lo stesso percorso al supermercato, anche se la lista della spesa consentirebbe di saltare metà delle corsie, è lo stesso meccanismo.

Chi invece è portato per le opzioni sperimenta, cambia sempre qualcosa, cerca sempre un pizzico di novità.

Il metaprogramma procedure o opzioni è uno di quelli che vengono definiti “fattori di motivazione: quei meccanismi che determinano cosa ci spinge all’azione.

La scelta verso le procedure è rassicurante: chi tende a questo aspetto del metaprogramma viene motivato da un lavoro ripetitivo, di cui conosce bene i passaggi, le regole, desidera sapere con una certa precisione cosa deve fare, e come, e cosa viene dopo.

La scelta verso le opzioni è invece più creativa: chi tende a questo aspetto del metaprogramma desidera inventare o cambiare qualcosa e si annoia facilmente.

Come ho dichiarato vedremo in altri post come questo incide sulla gestione del paziente, del cliente o dello studente.

Ora vorrei porre l’accento che non c’è una scelta giusta o una sbagliata: il meglio si ottiene con la flessibilità.

Ad esempio in termini di gestione del tempo la scelta verso le opzioni può essere molto dispersiva, mentre le procedure permettono di sapere a priori quanto tempo è necessario per una specifica attività.

Analogamente in termini di miglioramento continuo la scelta verso le procedure può essere estremamente limitante, mentre le opzioni permettono di ottimizzare le attività giorno per giorno.

E il seguito … alla prossima puntata.
Autore: Carla Fiorentini 19 gennaio 2025
La comunicazione non verbale e paraverbale sono in diretto collegamento con il nostro inconscio. Così, conoscere almeno i primi rudimenti di comunicazione non verbale aiuta a conoscere meglio gli altri, interpretare il loro pensiero, comprendere i loro bisogni. Aggiungo, per chi ha già qualche conoscenza di programmazione neurolinguistica, che la postura, i movimenti, il tono di voce, contraddistinguono le tre tipologie: visivo, uditivo e cinestesico. Ciò che, invece, probabilmente tutti sappiamo, ma non ci soffermiamo mai a riflettere in merito, sono i collegamenti tra stato d’animo ed elementi di comunicazione non verbale, e come questi possano davvero aiutarci a vivere meglio. È importante ricordare che esiste un collegamento reciproco tra stato d’animo e non verbale . Mi spiego meglio. Qualunque sia la nostra postura abituale, quando siamo tristi o preoccupati la nostra prima, spesso inconscia, reazione è quella di abbassare le spalle, incassare la testa, abbassare i bordi delle labbra (una sorta di sorriso al contrario). Quando siamo allegri la nostra postura è esattamente l’opposto. E allora? Testa alta, sorriso stampato, spalle bene in fuori: credetemi, non risolve i problemi, ma cambia subito l’umore, e lo spirito con cui affrontare quello che non va. Analogamente: se siamo in uno stato d’animo d’ansia il respiro si fa più corto e affrettato, il tono di voce più acuto e le parole escono molto più in fretta. Uno sforzo volontario per respirare a pieni polmoni, modulare il tono di voce e parlare più lentamente … e l’ansia si attenua. Provare per credere!
Autore: Carla Fiorentini 13 gennaio 2025
A quasi tutti è capitato di dirlo o di sentirselo dire: facciamo qualche riflessione in merito.
Autore: Carla Fiorentini 29 dicembre 2024
Riflessioni e auguri per il nuovo anno
Autore: Carla Fiorentini 29 dicembre 2024
Pronti per il nuovo anno?
Autore: Carla Fiorentini 22 dicembre 2024
Nella vita capita che ci siano giorni di Natale strani…
Autore: Carla Fiorentini 22 dicembre 2024
Ho alcune tradizioni: ogni anno, all’arrivo del mio compleanno, mi metto a riflettere… e scrivo.
Autore: Carla Fiorentini 22 dicembre 2024
Anche quest’anno arriva il Natale, il primo senza Francesco, ma non è tempo di rimpianti o malinconie. È tempo di sogni e speranza, come deve essere il Natale.
Autore: Carla Fiorentini 2 novembre 2024
Non è facile, ma si impara a vivere nell’incertezza.
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Un patto complesso e composito
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