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Felice 2015!

I miei auguri per l'anno nuovo

Auguro di saper sorridere, apprezzando le infinite piccole cose felici che ogni giorno ci circondano.

Auguro di saper ridere, trovando motivi di gioia e risorse di autoironia

Auguro di lasciar andare i ricordi tristi e abbracciare i ricordi felici: abbiamo entrambe, e sta a noi stabilire il peso che vogliamo abbiano nella nostra vita

Auguro di saper ascoltare. Ascoltare il mondo, ascoltare noi stessi e ascoltare gli altri.

Auguro di saper essere generosi e altruisti. Non per sacrificio, piaggeria o senso del dovere, ma per comprendere e godere appieno della bellezza del donare e della gioia del perdono.

Auguro di non fare mai confronti con gli altri: ciascuno ha dolori che non conoscete o risorse che non immaginate.

Auguro di migliorare se stessi ogni giorno

Vi auguro di percorrere la vostra strada nella vita. È una strada unica, solo vostra, talvolta impervia, talvolta scorrevole. Voi non sapete perché è così, ma la vita lo sa. Comprende gioia, sofferenze, lezioni da apprendere e talvolta insegnamenti da trasmettere. Accogliete la vostra strada e siatene partecipi: forse non vi porterà dove, oggi, volete andare, ma vi condurrà dove dovrete essere. Approfittate del percorso per accumulare consapevolezza, non benefit, e distribuite costantemente gioia.

Infine vi auguro di essere costantemente partecipi della vostra vita perché nessun augurio, neanche il più magico e potente, può alcunché senza la nostra volontaria partecipazione a realizzare quell’augurio o quel desiderio.
Autore: Carla Fiorentini 19 gennaio 2025
La comunicazione non verbale e paraverbale sono in diretto collegamento con il nostro inconscio. Così, conoscere almeno i primi rudimenti di comunicazione non verbale aiuta a conoscere meglio gli altri, interpretare il loro pensiero, comprendere i loro bisogni. Aggiungo, per chi ha già qualche conoscenza di programmazione neurolinguistica, che la postura, i movimenti, il tono di voce, contraddistinguono le tre tipologie: visivo, uditivo e cinestesico. Ciò che, invece, probabilmente tutti sappiamo, ma non ci soffermiamo mai a riflettere in merito, sono i collegamenti tra stato d’animo ed elementi di comunicazione non verbale, e come questi possano davvero aiutarci a vivere meglio. È importante ricordare che esiste un collegamento reciproco tra stato d’animo e non verbale . Mi spiego meglio. Qualunque sia la nostra postura abituale, quando siamo tristi o preoccupati la nostra prima, spesso inconscia, reazione è quella di abbassare le spalle, incassare la testa, abbassare i bordi delle labbra (una sorta di sorriso al contrario). Quando siamo allegri la nostra postura è esattamente l’opposto. E allora? Testa alta, sorriso stampato, spalle bene in fuori: credetemi, non risolve i problemi, ma cambia subito l’umore, e lo spirito con cui affrontare quello che non va. Analogamente: se siamo in uno stato d’animo d’ansia il respiro si fa più corto e affrettato, il tono di voce più acuto e le parole escono molto più in fretta. Uno sforzo volontario per respirare a pieni polmoni, modulare il tono di voce e parlare più lentamente … e l’ansia si attenua. Provare per credere!
Autore: Carla Fiorentini 13 gennaio 2025
A quasi tutti è capitato di dirlo o di sentirselo dire: facciamo qualche riflessione in merito.
Autore: Carla Fiorentini 29 dicembre 2024
Riflessioni e auguri per il nuovo anno
Autore: Carla Fiorentini 29 dicembre 2024
Pronti per il nuovo anno?
Autore: Carla Fiorentini 22 dicembre 2024
Nella vita capita che ci siano giorni di Natale strani…
Autore: Carla Fiorentini 22 dicembre 2024
Ho alcune tradizioni: ogni anno, all’arrivo del mio compleanno, mi metto a riflettere… e scrivo.
Autore: Carla Fiorentini 22 dicembre 2024
Anche quest’anno arriva il Natale, il primo senza Francesco, ma non è tempo di rimpianti o malinconie. È tempo di sogni e speranza, come deve essere il Natale.
Autore: Carla Fiorentini 2 novembre 2024
Non è facile, ma si impara a vivere nell’incertezza.
Autore: Carla Fiorentini 2 novembre 2024
Un patto complesso e composito
Autore: Carla Fiorentini 2 novembre 2024
Un insegnate può fare la differenza
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