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È pur sempre Natale?

Nella vita capita che ci siano giorni di Natale strani…

Questo post è dedicato a chi deve affrontare un Natale diverso, difficile.

  • A te, che affronti una malattia, e ti chiedi se sarà il tuo ultimo Natale.
  • A te, caregiver, che cerchi di creare l’atmosfera di Natale, ma senti solo preoccupazione e stanchezza
  • A te che conti le sedie vuote attorno al tavolo

Pensi di non accorgerti neanche che è Natale.

Le luminarie, la gente che fa acquisti, le pubblicità scintillanti ti danno persino un po’ fastidio.

Le musiche natalizie un po’ ti irritano, un po’ ti commuovono.

So cosa sono i giorni di Natale così.

Ma è pur sempre Natale. Non le luci, i regali, le pubblicità, e neanche i pranzi, la famiglia riunita.

Natale è una promessa.

La promessa che il buio lascerà spazio alla luce, perché il bene trionfa, anche quando non ci credi più.

Natale è la promessa della pace in terra agli uomini di buona volontà, e io ci credo persino guardando le tante, troppe, guerre e cattiverie.

Natale è la promessa che la gioia e la salvezza non arrivano dal fasto, dal successo, dal clamore e dall’arroganza, ma da qualcosa di piccolo e fragile come un neonato nato in difficoltà.

E spetta a tutti noi permettere a quel neonato di crescere e diventare grande.

Natale è speranza.

Autore: Carla Fiorentini 19 gennaio 2025
La comunicazione non verbale e paraverbale sono in diretto collegamento con il nostro inconscio. Così, conoscere almeno i primi rudimenti di comunicazione non verbale aiuta a conoscere meglio gli altri, interpretare il loro pensiero, comprendere i loro bisogni. Aggiungo, per chi ha già qualche conoscenza di programmazione neurolinguistica, che la postura, i movimenti, il tono di voce, contraddistinguono le tre tipologie: visivo, uditivo e cinestesico. Ciò che, invece, probabilmente tutti sappiamo, ma non ci soffermiamo mai a riflettere in merito, sono i collegamenti tra stato d’animo ed elementi di comunicazione non verbale, e come questi possano davvero aiutarci a vivere meglio. È importante ricordare che esiste un collegamento reciproco tra stato d’animo e non verbale . Mi spiego meglio. Qualunque sia la nostra postura abituale, quando siamo tristi o preoccupati la nostra prima, spesso inconscia, reazione è quella di abbassare le spalle, incassare la testa, abbassare i bordi delle labbra (una sorta di sorriso al contrario). Quando siamo allegri la nostra postura è esattamente l’opposto. E allora? Testa alta, sorriso stampato, spalle bene in fuori: credetemi, non risolve i problemi, ma cambia subito l’umore, e lo spirito con cui affrontare quello che non va. Analogamente: se siamo in uno stato d’animo d’ansia il respiro si fa più corto e affrettato, il tono di voce più acuto e le parole escono molto più in fretta. Uno sforzo volontario per respirare a pieni polmoni, modulare il tono di voce e parlare più lentamente … e l’ansia si attenua. Provare per credere!
Autore: Carla Fiorentini 13 gennaio 2025
A quasi tutti è capitato di dirlo o di sentirselo dire: facciamo qualche riflessione in merito.
Autore: Carla Fiorentini 29 dicembre 2024
Riflessioni e auguri per il nuovo anno
Autore: Carla Fiorentini 29 dicembre 2024
Pronti per il nuovo anno?
Autore: Carla Fiorentini 22 dicembre 2024
Ho alcune tradizioni: ogni anno, all’arrivo del mio compleanno, mi metto a riflettere… e scrivo.
Autore: Carla Fiorentini 22 dicembre 2024
Anche quest’anno arriva il Natale, il primo senza Francesco, ma non è tempo di rimpianti o malinconie. È tempo di sogni e speranza, come deve essere il Natale.
Autore: Carla Fiorentini 2 novembre 2024
Non è facile, ma si impara a vivere nell’incertezza.
Autore: Carla Fiorentini 2 novembre 2024
Un patto complesso e composito
Autore: Carla Fiorentini 2 novembre 2024
Un insegnate può fare la differenza
Autore: Carla Fiorentini 28 ottobre 2024
Non sono nostalgica, ma sono abbastanza vecchia per ricordare tempi diversi.
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