Spesso, quando tengo un corso di Comunicazione, all'inizio del corso qualcuno mi racconta che è interessato a conoscere le tecniche di comunicazione, ma comunicare è sostanzialmente un dono di natura.
In termini tecnici l'affermazione "comunicare è un dono di natura" viene definita una convinzione, e può essere una convinzione limitante, se a pronunciarla è qualcuno che si sente inadeguato e poco capace o una convinzione potenziante
se chi la afferma si sente un comunicatore nato.
Che dire?
Comunicare è certamente un dono di natura, ma è un dono che Madre Natura ha fatto a tutti gli esseri viventi!
Paul Watzlawick afferma, nei suoi assiomi della comunicazione, che "Non si può non comunicare", quindi è un dono che tutti abbiamo ricevuto.
In realtà dietro a quella frase un po' banale (Comunicare è un dono di natura) c'è un concetto che genera molti errori e fraintendimenti.
In genere chi la pronuncia è convinto che l'essere estroversi sia una componente essenziale ed imprescindibile per una comunicazione efficace.
E questo è in buona parte falso!
Per una buona ed efficace comunicazione gli elementi essenziali sono due:
l'interesse per l'altra persona, e su questo gli estroversi possono essere parzialmente facilitati, ma conosco molti estroversi che sono interessati unicamente a se stessi
la capacità di ascolto, e su questo sono decisamente gli introversi quelli che partono avvantaggiati!