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Cambiare, ma come?

Nella vita si cambia, inevitabilmente e spesso inconsciamente. E, talvolta, i cambiamenti desiderati sono i più difficili

Lo si trova scritto spesso: il principale istinto umano non è quello di sopravvivenza, ma di mantenersi nelle abitudini note, conosciute, consolidate.
E spesso si preferisce una negatività nota ad una possibile positività, ma sconosciuta.
Questo vale per tutti, medici e paziente, e in moltissime situazioni, non solo legate alla salute.
La Psicodinamica e la PNL hanno studiato tecniche ad hoc per gestire e facilitare il cambiamento. Si tratta di esercizi, semplici, facili da apprendere, non complessi da mettere in pratica.
Ma … 
Già, tutte queste tecniche hanno un ma: 
  • ogni cambiamento inizia quando riusciamo a raggiungere un attimo di consapevolezza, o se preferite di illuminazione, in cui affermiamo con certezza “io cambio”
non importa cosa, quale comportamento, abitudine, modalità di pensiero, stiamo affrontando: quando raggiungiamo il momento dell’IO CAMBIO … il risultato è sostanzialmente raggiunto, o almeno il percorso diventa molto più semplice.
Anche per questo passaggio la PNL e la Psicodinamica hanno ideato tecniche ed esercizi che facilitano, ma il grosso del lavoro lo dobbiamo fare noi. 
Sostanzialmente si comincia con un “dovrei cambiare” che nasce da una richiesta esterna, o da un malessere interno, poi si passa attraverso un “vorrei cambiare”, che può rimanere così anche per tempi lunghissimi, per poi arrivare ad un “voglio cambiare”.
A questo punto spesso pensiamo che il gioco sia fatto, perché siamo abituati a pensare che l’espressione “voglio” sia estremamente potente.
Invece in questa fase siamo ancora bloccati da catene, spesso invisibili. È qui che dobbiamo fare il maggior sforzo per eliminare quel “voglio” sostituendolo con un semplice indicativo presente: “io cambio”.
Perché affermare “io cambio” implica aver già, consciamente o inconsciamente, fatto un bilancio di ciò che si lascia, aver identificato come cambiare, e cominciare ad assaporare i benefici del cambiamento.

Autore: Carla Fiorentini 27 gennaio 2025
Se due individui sono sempre d'accordo su tutto, vi posso assicurare che uno dei due pensa per entrambi. - Sigmund Freud.
Autore: Carla Fiorentini 19 gennaio 2025
La comunicazione non verbale e paraverbale sono in diretto collegamento con il nostro inconscio. Così, conoscere almeno i primi rudimenti di comunicazione non verbale aiuta a conoscere meglio gli altri, interpretare il loro pensiero, comprendere i loro bisogni. Aggiungo, per chi ha già qualche conoscenza di programmazione neurolinguistica, che la postura, i movimenti, il tono di voce, contraddistinguono le tre tipologie: visivo, uditivo e cinestesico. Ciò che, invece, probabilmente tutti sappiamo, ma non ci soffermiamo mai a riflettere in merito, sono i collegamenti tra stato d’animo ed elementi di comunicazione non verbale, e come questi possano davvero aiutarci a vivere meglio. È importante ricordare che esiste un collegamento reciproco tra stato d’animo e non verbale . Mi spiego meglio. Qualunque sia la nostra postura abituale, quando siamo tristi o preoccupati la nostra prima, spesso inconscia, reazione è quella di abbassare le spalle, incassare la testa, abbassare i bordi delle labbra (una sorta di sorriso al contrario). Quando siamo allegri la nostra postura è esattamente l’opposto. E allora? Testa alta, sorriso stampato, spalle bene in fuori: credetemi, non risolve i problemi, ma cambia subito l’umore, e lo spirito con cui affrontare quello che non va. Analogamente: se siamo in uno stato d’animo d’ansia il respiro si fa più corto e affrettato, il tono di voce più acuto e le parole escono molto più in fretta. Uno sforzo volontario per respirare a pieni polmoni, modulare il tono di voce e parlare più lentamente … e l’ansia si attenua. Provare per credere!
Autore: Carla Fiorentini 13 gennaio 2025
A quasi tutti è capitato di dirlo o di sentirselo dire: facciamo qualche riflessione in merito.
Autore: Carla Fiorentini 29 dicembre 2024
Riflessioni e auguri per il nuovo anno
Autore: Carla Fiorentini 29 dicembre 2024
Pronti per il nuovo anno?
Autore: Carla Fiorentini 22 dicembre 2024
Nella vita capita che ci siano giorni di Natale strani…
Autore: Carla Fiorentini 22 dicembre 2024
Ho alcune tradizioni: ogni anno, all’arrivo del mio compleanno, mi metto a riflettere… e scrivo.
Autore: Carla Fiorentini 22 dicembre 2024
Anche quest’anno arriva il Natale, il primo senza Francesco, ma non è tempo di rimpianti o malinconie. È tempo di sogni e speranza, come deve essere il Natale.
Autore: Carla Fiorentini 2 novembre 2024
Non è facile, ma si impara a vivere nell’incertezza.
Autore: Carla Fiorentini 2 novembre 2024
Un patto complesso e composito
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