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Attento al vampiro

Torno sull’argomento del vampiro emozionale: credo sia importante riconoscerlo.

Tra i vampiri delle emozioni c’è una tipologia un po’ speciale, davvero difficile da riconoscere: il vampiro che aiuta.
Capita a tutti, a volte, di avere problemi. E talvolta capita di avere problemi gravi.
Ed ecco che si presenta l’amico o l’amica che offre conforto, ascolta, ci invita a sfogarci, a raccontare i nostri guai. È presente, telefona, si fa sentire, magari ci viene a trovare.
È chiaro: siamo grati. Ci sembra di aver trovato una bella persona.
Poi arriva il giorno in cui stiamo meglio, e lo confidiamo con felicità, e con gioia particolare lo raccontiamo proprio a chi ci è stato vicino nel periodo difficile.
  • Ed ecco che l’amico o l’amica sparisce, non si fa più sentire. Risponde svogliatamente alle nostre telefonate, si nasconde a noi sui social.
Peccato!
Poi scopre, lo scopre sempre, che abbiamo un nuovo problema, una nuova difficoltà. E ricompare, ci tempesta di messaggi.
È molto difficile riconoscere il vampiro della sofferenza in mezzo agli amici veri, quelli che ci stanno un po’ più vicini se siamo giù di morale, di solito cadiamo più e più volte nelle sue trappole.
Il fatto è che questo speciale vampiro si nutre della sofferenza altrui. Il fatto che gli altri stiano male, siano infelici, gli permette di sentirsi buono perché “è vicino a chi soffre” e, contemporaneamente, gli permette di godere maggiormente della sua vita felice e perfetta. Già, perché una cosa che lo contraddistingue è che lui di problemi non ne ha mai, mai che racconti di una crisi o di un errore fatto.
Nei momenti in cui noi stavamo meglio, e lui era latitante, stava semplicemente tempestando di messaggi, telefonate e offerte di aiuto qualche altro amico in crisi profonda.
Se pensiamo male di lui ci sentiamo noi i cattivi, ma ricordate che un amico vero soffre con noi quando stiamo male e gioisce con noi quando siamo felici! È difficile riconoscere questo vampiro, ed è ancora più difficile tenerlo lontano, eppure il suo desiderio di sentirsi superiore a noi va allontanato, evitato: a che serve un falso amico che ci ritiene degli sfigati?

Autore: Carla Fiorentini 27 gennaio 2025
Se due individui sono sempre d'accordo su tutto, vi posso assicurare che uno dei due pensa per entrambi. - Sigmund Freud.
Autore: Carla Fiorentini 19 gennaio 2025
La comunicazione non verbale e paraverbale sono in diretto collegamento con il nostro inconscio. Così, conoscere almeno i primi rudimenti di comunicazione non verbale aiuta a conoscere meglio gli altri, interpretare il loro pensiero, comprendere i loro bisogni. Aggiungo, per chi ha già qualche conoscenza di programmazione neurolinguistica, che la postura, i movimenti, il tono di voce, contraddistinguono le tre tipologie: visivo, uditivo e cinestesico. Ciò che, invece, probabilmente tutti sappiamo, ma non ci soffermiamo mai a riflettere in merito, sono i collegamenti tra stato d’animo ed elementi di comunicazione non verbale, e come questi possano davvero aiutarci a vivere meglio. È importante ricordare che esiste un collegamento reciproco tra stato d’animo e non verbale . Mi spiego meglio. Qualunque sia la nostra postura abituale, quando siamo tristi o preoccupati la nostra prima, spesso inconscia, reazione è quella di abbassare le spalle, incassare la testa, abbassare i bordi delle labbra (una sorta di sorriso al contrario). Quando siamo allegri la nostra postura è esattamente l’opposto. E allora? Testa alta, sorriso stampato, spalle bene in fuori: credetemi, non risolve i problemi, ma cambia subito l’umore, e lo spirito con cui affrontare quello che non va. Analogamente: se siamo in uno stato d’animo d’ansia il respiro si fa più corto e affrettato, il tono di voce più acuto e le parole escono molto più in fretta. Uno sforzo volontario per respirare a pieni polmoni, modulare il tono di voce e parlare più lentamente … e l’ansia si attenua. Provare per credere!
Autore: Carla Fiorentini 13 gennaio 2025
A quasi tutti è capitato di dirlo o di sentirselo dire: facciamo qualche riflessione in merito.
Autore: Carla Fiorentini 29 dicembre 2024
Riflessioni e auguri per il nuovo anno
Autore: Carla Fiorentini 29 dicembre 2024
Pronti per il nuovo anno?
Autore: Carla Fiorentini 22 dicembre 2024
Nella vita capita che ci siano giorni di Natale strani…
Autore: Carla Fiorentini 22 dicembre 2024
Ho alcune tradizioni: ogni anno, all’arrivo del mio compleanno, mi metto a riflettere… e scrivo.
Autore: Carla Fiorentini 22 dicembre 2024
Anche quest’anno arriva il Natale, il primo senza Francesco, ma non è tempo di rimpianti o malinconie. È tempo di sogni e speranza, come deve essere il Natale.
Autore: Carla Fiorentini 2 novembre 2024
Non è facile, ma si impara a vivere nell’incertezza.
Autore: Carla Fiorentini 2 novembre 2024
Un patto complesso e composito
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