Sai cosa hanno in comune la mitologia degli aborigeni australiani e la Bibbia?
Il concetto che la creazione avviene attraverso la parola.
La parola crea. Ed è proprio il potere della parola quello che esploriamo in questa lezione, saltando allegramente dalle tecniche di programmazione neurolinguistica all’esplorazione del vocabolario per definire le emozioni, dalle parole magiche a come possiamo cambiare, in meglio, il nostro mondo.
Sarà un viaggio di analisi, costruzione e cambiamento, con lo strumento più facilmente reperibile: la parola.
Sai che il vocabolario di italiano contiene circa 4000 termini che esprimono emozioni, con sfumature diverse, e noi ne usiamo meno di 20? Ma così impoveriamo il nostro mondo, rendiamo indistinguibili, e quindi sempre meno gestibili, le emozioni che proviamo!
Il nostro modo di parlare, le parole che usiamo, le costruzioni delle frasi, raccontano di noi e della nostra visione del mondo. Possiamo quindi ascoltare attentamente per conoscere e comprendere meglio gli altri, ma possiamo anche modificare il nostro modo di parlare per cambiare il nostro mondo, gestire le nostre esperienze, costruire il futuro.
Migliorare il nostro mondo usando il linguaggio, giocando con le parole, è una gradevole avventura quotidiana, con risultati sorprendenti!
Dalla pratica alla teoria. Sì, lo so che si dice sempre dalla teoria alla pratica, ma ti dimostro che si può fare anche il contrario: sperimentare e poi scoprire che dietro quelle sperimentazioni pratiche ci sono teorie che possono essere studiate per continuare a crescere.
Un pizzico di teoria, dunque, per scoprire ancora qualcosa, razionalizzare e costruirci, con la parola, un mondo più funzionale, per il passato e per il futuro.
Ti racconto la struttura del linguaggio e le sue implicazioni nella costruzione e nella gestione del nostro mondo, per poi trovare le tecniche per passare dalla struttura superficiale a quella profonda.
Esaminiamo poi l’importanza delle parole e del linguaggio in ambito salute e come il linguaggio ci permette di gestire i ricordi e diventare più felici.
Talvolta il malessere, l’incertezza, l’insoddisfazione, ci inducono a cercare il cambiamento.
E spesso andiamo a cercare grandi cose, lavorando sull’identità, sulla mission, sulla vision…
Utile, certo, ma faticoso e finisce che molliamo e ci abbandoniamo alla solita insoddisfazione. Oppure cambiamo qualcosa di esterno (lavoro, città, partner…) sperando che questo metta a posto anche l’interiorità, ma funziona davvero raramente.
Se, come me, sei pigro e non vuoi sempre fare la totale e impegnativa rivoluzione di tutto il tuo essere puoi concentrarti... Scopri cosa, come e perché in questa lezione.
E scopri anche che operare sui comportamenti può migliorare anche la felicità-
Tra teoria, esercizi e riflessioni, peschiamo a piene mani da fonti diverse per realizzare noi stessi.
Andiamo a scoprire altri strumenti, semplicissimi, per migliorare il benessere quotidiano.
Questa volta affidiamo l’ottimizzazione del benessere ad alcune informazioni che ci arrivano dalla neurofisiologia e ad alcune tecniche di programmazione neurolinguistica, un po’ modificate, e impariamo ad usare anche il nostro corpo come fonte di cambiamento e benessere.
Richard Bandler, uno dei fondatori della PNL, ha scritto: le persone hanno tutte le risorse di cui hanno bisogno, ma le hanno a livello inconscio. Tutto ciò che dobbiamo fare è renderle disponibili dove servono.
Siamo sempre nell’ambito della scorciatoia del pigro! Quello che facciamo in questa lezione è andare a trovare le risorse più basilari: quelle che sono nel nostro corpo, disponibili, facilmente utilizzabili per il benessere. Strumenti semplici, da trovare e da utilizzare, che spesso dimentichiamo di possedere o di usare.
E, partendo da questi attrezzi, ne aggiungeremo qualcuno, sicuri, semplici, sperimentati ed efficaci.