Layout del blog

Ansia no, grazie

Motivi di ansia ce ne sono in abbondanza, ma qualcosa si può fare

L’ansia è un meccanismo di difesa: avverte di una situazione di pericolo imminente. Spesso, però, insorge senza motivi.

In questo periodo, in questi anni, l’ansia è aumentata per moltissimi di noi. In parte motivata da situazioni globali o personali: è difficile evitare l’ansia a seguito di covid, guerra, siccità, inflazione… Sono tutti motivi di preoccupazione che generano ansia. E poi ci sono motivi e situazioni personali.

Che fare?

Spesso si dice che bisogna “combattere l’ansia”. Personalmente non sono d’accordo: il termine spesso combattere mette in atto meccanismi di attacco o fuga, difesa o offesa. In poche parole, semplificando, se parliamo di combattere generiamo automaticamente uno stato ansiogeno.

Che fare, quindi?

Musica, pensieri felici, natura e visualizzazioni guidate.

Cominciamo dalla musica.

Gli effetti della musica sono ben documentati. È opportuno scegliere musiche con frequenza di 432Hz e si ottengono risultati sorprendenti.

Pensieri felici

Nulla a che fare con il pensiero positivo. Si tratta di concentrare l’attenzione su piccolissime cose, ricordi, sensazioni, che per noi inducono felicità. Sono i pensieri che permettono a Peter Pan di volare, a Harry Potter di evocare il patrono.

  • Cerca ricordi particolarmente felici. Piccole cose, come un abbraccio, un sorriso, un’emozione.
  • La bellezza della natura ha un immediato effetto benefico. Ben vengano le passeggiate in campagna, in un bosco, in un meraviglioso giardino, reale o immaginato.

E poi ci sono le visualizzazioni guidate, un sorta di piccole meditazioni con una voce che guida a sperimentare visioni, sensazioni. Si trovano facilmente sul web.

Tutto qui? Credimi, è molto.

Si tratta di cambiare atteggiamento mentale. Invece di combattere l’ansia, la si abbraccia e invece di far guerra all’ansia la distraiamo e sciogliamo in un mondo d’amore. 

Autore: Carla Fiorentini 23 febbraio 2025
Mi dispiace doverlo ammettere: la gestione delle persone attraverso la paura funziona.
Autore: Carla Fiorentini 23 febbraio 2025
Se pensi di essere troppo piccole per fare la differenza, prova a dormire con una zanzara. Dalai Lama
Autore: Carla Fiorentini 23 febbraio 2025
Uno stile di management che non trovi sui libri
Autore: Carla Fiorentini 10 febbraio 2025
Il 20 Marzo sarà, come ogni anno, la Giornata mondiale della felicità.
Autore: Carla Fiorentini 10 febbraio 2025
Pensi ci siano differenze tra la definizione di guarito e clinicamente guarito ?
Autore: Carla Fiorentini 2 febbraio 2025
L’esempio insegna più delle parole
Autore: Carla Fiorentini 2 febbraio 2025
Dedicato a chi si occupa di salute
Autore: Carla Fiorentini 2 febbraio 2025
Esercizio in visualizzazione guidata
Autore: Carla Fiorentini 27 gennaio 2025
Se due individui sono sempre d'accordo su tutto, vi posso assicurare che uno dei due pensa per entrambi. - Sigmund Freud.
Autore: Carla Fiorentini 19 gennaio 2025
La comunicazione non verbale e paraverbale sono in diretto collegamento con il nostro inconscio. Così, conoscere almeno i primi rudimenti di comunicazione non verbale aiuta a conoscere meglio gli altri, interpretare il loro pensiero, comprendere i loro bisogni. Aggiungo, per chi ha già qualche conoscenza di programmazione neurolinguistica, che la postura, i movimenti, il tono di voce, contraddistinguono le tre tipologie: visivo, uditivo e cinestesico. Ciò che, invece, probabilmente tutti sappiamo, ma non ci soffermiamo mai a riflettere in merito, sono i collegamenti tra stato d’animo ed elementi di comunicazione non verbale, e come questi possano davvero aiutarci a vivere meglio. È importante ricordare che esiste un collegamento reciproco tra stato d’animo e non verbale . Mi spiego meglio. Qualunque sia la nostra postura abituale, quando siamo tristi o preoccupati la nostra prima, spesso inconscia, reazione è quella di abbassare le spalle, incassare la testa, abbassare i bordi delle labbra (una sorta di sorriso al contrario). Quando siamo allegri la nostra postura è esattamente l’opposto. E allora? Testa alta, sorriso stampato, spalle bene in fuori: credetemi, non risolve i problemi, ma cambia subito l’umore, e lo spirito con cui affrontare quello che non va. Analogamente: se siamo in uno stato d’animo d’ansia il respiro si fa più corto e affrettato, il tono di voce più acuto e le parole escono molto più in fretta. Uno sforzo volontario per respirare a pieni polmoni, modulare il tono di voce e parlare più lentamente … e l’ansia si attenua. Provare per credere!
Show More
Share by: