A casa tutti bene?
Stili sociali – paziente espressivo

Storia
- Buon giorno, dottore. Come sta?
Il paziente traboccava energia e cordialità. Certo, era mio paziente da anni, ma come sempre non vedevo motivo per tutta quella confidenza.
- Buon giorno a Lei. Mi dica.
- Sono venuto per farle vedere le analisi di controllo. A me sembra che vadano bene. Ho chiesto anche il parere di mio cugino, quello che è medico in Francia. Si ricorda? Vi siete conosciuti a un congresso.
- Che bella famiglia ha lei, dottore. Guardavo la foto sulla scrivania. Certo, i ragazzi ormai saranno grandi. Studiano ancora? Vanno all'università?
Effettivamente le analisi andavano bene, ma era opportuno continuare la terapia.
Domande
- Indipendentemente dalla situazione clinica, che come sempre è totalmente inventata, e non ci interessa, a questo paziente prescrivereste la stessa terapia o una diversa? E perché?
Risposta
A questo paziente prescrivereste la stessa terapia o una diversa? E perché?
Il paziente manifesta le caratteristiche di uno stile sociale espressivo.
In base a queste caratteristiche è opportuno, quando è possibile, evitare terapie ripetitive, e prescrivere invece sempre “l’ultima novità”.
Chi ha stile sociale espressivo, infatti, ama sentirsi al centro dell’attenzione, è espansivo, energico, ama coinvolgere ed essere coinvolto, fino al punto di far domande di carattere personale.
È sensibile al tema dell’innovazione, ama le novità; la sfida, il successo e ogni slogan o affermazione d’effetto. A fronte di una terapia ripetitiva rischia di perdere attenzione e ridurre la compliance, mentre proponendogli una terapia innovativa, magari suggerendo che volete il suo parere, massimizzate la sua partecipazione.

Dopo una laurea in chimica e tecnologie farmaceutiche e oltre 20 anni di carriera in aziende farmaceutiche multinazionali, e continuando ad aggiornarmi anche da quando faccio la libera professione, credevo si sapere molto sui placebo e sull’effetto placebo. Ma questo libro mi ha affascinato e fatto fare nuove scoperte fin dalle prime pagine. I suoi pregi sono moltissimi. I pregi pratici: è piccolo, leggero, economico. Può essere messo in borsa e letto ovunque. E anche queste piccole cose non sono da sottovalutare. È scritto benissimo. Si pone l’obiettivo di essere un testo divulgativo, e lo è davvero . Ricchissimo di cultura e di riferimenti storico – letterari – filosofici manca totalmente di pomposità o frasi contorte che spesso si trovano in questo tipo di libri. Qui c’è la cultura vera. Einstein diceva “ Non hai veramente capito qualcosa fino a quando non sei in grado di spiegarlo a tua nonna ”, affermazione che condivido appieno perché chi sa davvero sa anche semplificare i concetti. Fabrizio Benedetti sa. Sa spiegare, sa affascinare. E il libro è anche affascinante per i contenuti, il rigore scientifico. È imperdibile per tutti coloro che lavorano in ambito salute, ed è utile per tutti.

Il titolo completo del libro è Intelligenza emotiva Cos’è e perché può renderci felici. Daniel Goleman è sicuramente il più autorevole esperto mondiale di intelligenza emotiva. Il libro viene talvolta dichiarato “fuori catalogo”, ma vi assicuro che si trova ancora, sia in libreria che per gli acquisti on line. Queste le notizie pratiche. E poi, che dire? È interessante, scritto bene, leggibilissimo. E, soprattutto, imperdibile per chiunque abbia interesse per le relazioni umane, per chi educa, collabora o guida altri esseri umani.