È sempre più frequente l’abbandono della professione di farmacista da parte di giovani e meno giovani.
Le motivazioni sono diverse, valide. Le conseguenze per i cittadino sono evidenti: il farmacista ha un ruolo di primo piano per la salute pubblica ed è un punto di riferimento essenziale per ciascuno di noi.
Ci sono motivazioni economiche, ma sembra che non siano le più rilevanti. Il desiderio prevalente è una migliore qualità di vita, e, per quanto il denaro sia una componente importante della qualità di vita, non è né l’unica, né la principale.
Sintetizzando al massimo ciò che ho letto e sentito, direi che: lascio un lavoro faticoso, stressante, poco pagato, con orari estenuanti, per fare qualcosa che mi consenta una migliore qualità di vita.
Lecito, condivisibile, pienamente comprensibile: è una scelta che ho fatto anch’io lasciando l’azienda e scegliendo la libera professione.
Attenzione, però. Il desiderio è una spinta potente e necessaria. Il desiderio va però identificato con chiarezza, mentre il concetto qualità di vita è vago.
Anche le motivazioni dichiarate per lasciare la professione sono valide e condivisibili, ma anch’esse vanno identificate con chiarezza.
Il rischio di motivazioni vaghe e non esplorate è di lasciare qualcosa di vagamente fastidioso per inseguire qualcosa di altrettanto vagamente desiderato: non funziona!
Prima di lasciare prenditi un po’ di tempo per identificare in dettaglio cosa ti piace e cosa ti disturba del lavoro attuale. Sii specifico e concreto. Non basta dire che si è pagati troppo poco: trova la cifra che vorresti, mensilmente o come paga oraria, o il limite minimo.
E poi, con un pizzico di pazienza, identifica con chiarezza cosa desideri. Ricorda che per ciascuno di noi, ad esempio, il concetto di qualità di vita ha sfumature diverse, e ciò che è entusiasmante per qualcuno potrebbe essere stressante per altri.
Cambiare professione è molto diverso dal cambiare azienda, o luogo di lavoro. Per molti aspetti oggi è più facile: i cambiamenti in atto nel mondo e le tecnologie permettono di inventarsi persino nuove professioni.
Le potenzialità sono quindi tante, ma la chiarezza interiore è fondamentale sia per andar via da che per andare verso qualcosa.