Quando tutto cambia troppo in fretta
In ogni lavoro ci sono cambiamenti che dobbiamo conoscere e seguire, ma …

Cambiano le leggi, le normative, e non importa se si tratta di decisioni regionali, nazionali né per quale motivo sono state apportate variazioni: dobbiamo conoscerle e seguirle.
Cambiano anche i farmaci, i protocolli terapeutici: dobbiamo seguire i cambiamenti.
Il mondo intorno a noi sembra spesso frenetico e le nuove tecnologie sono incombenti.
A volte, soprattutto se abbiamo superato gli anta, se non apparteniamo alla generazione nata con il computer, se non siamo appassionati di tecnologia, costantemente alla ricerca dell’ultimo modello di smartphone o di tablet, ci sentiamo obsoleti e temiamo di perdere ottime occasioni.
E poi ci sono le newsletter o gli articoli sulle riviste professionali che ci ricordano come la tecnologia possa essere un supporto al business o altre innovazioni.
Ed eccoci frastornati e anche un po’ colpevolizzati: se non riesco a stare al passo con i tempi, come posso aumentare i miei affari, o gestire la mia farmacia?
Inevitabilmente si generano circoli viziosi, perché cerchiamo qualcuno che ci spieghi, ma coloro che sanno gestire la tecnologia, spesso giovanissimi, non sanno spiegare e ci guardano come dinosauri fossili.
Sì, forse sto esagerando, ma situazioni simili si creano spesso.
C’è qualcosa che possiamo fare?
- Assolutamente sì: attenerci alla nostra Vision.
La Vision, di cui ho parlato in altri articoli, è un elemento strategico fondamentale. È davvero una sorta di visione, e corrisponde a ciò che, dal profondo del nostro essere, vogliamo che sia il nostro business, il nostro lavoro, la nostra farmacia.
Identificata la Vision, si stabilisce la strategia. Tutto il resto è utilissimo, indispensabile, ma subordinato.
- Se nella Vision abbiamo una farmacia tecnologicamente all’avanguardia, se la strategia prevede l’uso di ogni nuova tecnologia, possiamo (anzi: dobbiamo) impiegare una parte del nostro tempo per acquisire le nozioni basilari, fare corsi, impegnarci seriamente, per poter poi scegliere il consulente tecnico che realizzerà i nostri sogni. Sì, per scegliere l’esperto giusto per noi dobbiamo acquisire qualche rudimento della materia!
- Ma se nella nostra Vision c’è una farmacia di successo fondata su elementi diversi dall’iper-tecnologia, possiamo tranquillamente perseguire i nostri progetti senza farci distrarre o frastornare. Il mondo cambia, e noi con lui, ma non facciamo diventare il cambiamento esterno la nostra fonte di schiavitù.

Dopo una laurea in chimica e tecnologie farmaceutiche e oltre 20 anni di carriera in aziende farmaceutiche multinazionali, e continuando ad aggiornarmi anche da quando faccio la libera professione, credevo si sapere molto sui placebo e sull’effetto placebo. Ma questo libro mi ha affascinato e fatto fare nuove scoperte fin dalle prime pagine. I suoi pregi sono moltissimi. I pregi pratici: è piccolo, leggero, economico. Può essere messo in borsa e letto ovunque. E anche queste piccole cose non sono da sottovalutare. È scritto benissimo. Si pone l’obiettivo di essere un testo divulgativo, e lo è davvero . Ricchissimo di cultura e di riferimenti storico – letterari – filosofici manca totalmente di pomposità o frasi contorte che spesso si trovano in questo tipo di libri. Qui c’è la cultura vera. Einstein diceva “ Non hai veramente capito qualcosa fino a quando non sei in grado di spiegarlo a tua nonna ”, affermazione che condivido appieno perché chi sa davvero sa anche semplificare i concetti. Fabrizio Benedetti sa. Sa spiegare, sa affascinare. E il libro è anche affascinante per i contenuti, il rigore scientifico. È imperdibile per tutti coloro che lavorano in ambito salute, ed è utile per tutti.

Il titolo completo del libro è Intelligenza emotiva Cos’è e perché può renderci felici. Daniel Goleman è sicuramente il più autorevole esperto mondiale di intelligenza emotiva. Il libro viene talvolta dichiarato “fuori catalogo”, ma vi assicuro che si trova ancora, sia in libreria che per gli acquisti on line. Queste le notizie pratiche. E poi, che dire? È interessante, scritto bene, leggibilissimo. E, soprattutto, imperdibile per chiunque abbia interesse per le relazioni umane, per chi educa, collabora o guida altri esseri umani.