News gennaio 2020: in attesa di stelle danzanti
Occorre avere un po’ di caos in sé per partorire una stella danzante. Friedrich Nietzsche

Considerando la quantità di caos che c’è in me, posso almeno aspettarmi di creare qualche stella danzante? Sinceramente, credo di no, e per questo nonostante la confusione ho cercato, nel mese di gennaio, di essere costruttiva. Ma se devo pensare che l’inizio dell’anno sia indice di ciò che sarà… Lo confesso: mi arrendo!
L’influenza mi sta, ancora, tenendo sotto scacco con febbriciattola, un po’ di tosse, un pizzico di raffreddore, quanto basta per mettermi in condizioni di malessere generale, farmi muovere come un bradipo, farmi lavorare a rilento e determinare un senso di insoddisfazione molto fastidioso.
Eppure qualcosa ho fatto, e qualcosa ho organizzato.
Ho finalmente terminato uno dei libri che stavo scrivendo.
E sto riflettendo attentamente per capire perché non riesco ad andare avanti con l’altro, iniziato prima.
Sto preparando il prossimo corso sull’I Ching - Volontà e Destino - costruire la vita con l’aiuto dell’I Ching
- e la serata del ciclo Gestire le esperienze difficili
dal titolo Le nuove scoperte di neurofisiologia – la felicità come risorsa, che fa anche parte degli eventi per festeggiare la giornata mondiale della felicità. (e questo motiva l'immagine scelta per questo post)
Sto lavorando su un paio di cose interessanti.
E, dunque, perché tanto caos in testa? Credo sia un problema di precarietà, dubbi e insicurezza con cui devo imparare a convivere. Perché non risolverlo? Ottima domanda, se trovassi come. Persino l’I Ching non mi aiuta o, per essere più corretti, mi fornisce risposte che non riesco a comprendere fino in fondo (o forse sono io che non voglio capire). Già, in questi giorni leggere l’I Ching per me somiglia alla ricerca di notizie sul coronavirus: quello che leggo mi sembra parziale, incompleto.
I giorni passano, la confusione persiste. Aspetto la stella danzante!

Dopo una laurea in chimica e tecnologie farmaceutiche e oltre 20 anni di carriera in aziende farmaceutiche multinazionali, e continuando ad aggiornarmi anche da quando faccio la libera professione, credevo si sapere molto sui placebo e sull’effetto placebo. Ma questo libro mi ha affascinato e fatto fare nuove scoperte fin dalle prime pagine. I suoi pregi sono moltissimi. I pregi pratici: è piccolo, leggero, economico. Può essere messo in borsa e letto ovunque. E anche queste piccole cose non sono da sottovalutare. È scritto benissimo. Si pone l’obiettivo di essere un testo divulgativo, e lo è davvero . Ricchissimo di cultura e di riferimenti storico – letterari – filosofici manca totalmente di pomposità o frasi contorte che spesso si trovano in questo tipo di libri. Qui c’è la cultura vera. Einstein diceva “ Non hai veramente capito qualcosa fino a quando non sei in grado di spiegarlo a tua nonna ”, affermazione che condivido appieno perché chi sa davvero sa anche semplificare i concetti. Fabrizio Benedetti sa. Sa spiegare, sa affascinare. E il libro è anche affascinante per i contenuti, il rigore scientifico. È imperdibile per tutti coloro che lavorano in ambito salute, ed è utile per tutti.

Il titolo completo del libro è Intelligenza emotiva Cos’è e perché può renderci felici. Daniel Goleman è sicuramente il più autorevole esperto mondiale di intelligenza emotiva. Il libro viene talvolta dichiarato “fuori catalogo”, ma vi assicuro che si trova ancora, sia in libreria che per gli acquisti on line. Queste le notizie pratiche. E poi, che dire? È interessante, scritto bene, leggibilissimo. E, soprattutto, imperdibile per chiunque abbia interesse per le relazioni umane, per chi educa, collabora o guida altri esseri umani.