L’obiettivo principale del medico è curare, guarire, sradicare la malattia: tutto ovvio, ma tutt’altro che semplice. Ora che si parla sempre più di medicina complessa, sistemica, centrata sul paziente, oggi che il meccanismo semplicistico patologia – diagnosi – farmaco – guarigione viene riconosciuto come inadeguato in molti casi, il medico ha bisogno anche di rivedere i suoi obiettivi nell’ambito della relazione medico – paziente.
Sia la corretta diagnosi sia l’efficace terapia sono spesso insufficienti per patologie complesse, croniche, invalidanti, quando è indispensabile la piena partecipazione del paziente: è indispensabile un obiettivo che guidi la relazione con il paziente.
La comunicazione che il medico instaura con il paziente può essere guidata da finalizzazioni ben diverse tra loro, che richiedo dunque tecniche diverse.
Comunicare equivale principalmente al farsi capire pienamente.
È sempre indispensabile,
ma è sufficiente principalmente nelle patologie acute o comunque risolvibili con una semplice terapia. Lo scopo del medico è fornire le informazioni e le indicazioni in maniera pienamente comprensibile e “indelebile”, cioè facilmente memorizzabile.
- La conoscenza, e l’applicazione, della tecnica di PNL nota come filtri sensoriali è generalmente la più veloce da apprendere e la più utile da impiegare.
Patologie e terapie più complesse richiedono al medico capacità di persuasione, cioè di convincere il paziente a seguire non solo la terapia, ma anche cambiamenti dello stile di vita.
- Anche in questo caso le tecniche di comunicazione vengono in soccorso: la conoscenza, e l’impiego, del Milton model è importante, trattandosi della base di ogni linguaggio persuasivo.
Esistono poi condizioni in cui anche il persuadere non è sufficiente.
Si tratta di tutte quelle condizioni in cui il paziente deve partecipare attivamente alla terapia, contribuendo con variazioni dello stile di vita, estrema attenzione alle variazioni del suo stato, modificando persino il suo modo di essere e di pensare, come avviene nelle patologie più gravi, croniche, invalidanti, dove la comprensione di quanto avviene nell’organismo e lo stato d’animo del paziente sono indispensabili per l’intervento medico. In questo caso non basta né comunicare né persuadere: il paziente va gestito, deve essere pienamente coinvolto, e al medico servono tecniche di gestione che vanno dalla comprensione propria di una relazione di aiuto alla negoziazione.
- Come e cosa imparare? La tecnica degli stili sociali è potenzialmente un potente alleato, così come le tecniche di coaching e di counselling.