Respira!
Quante volte l’abbiamo detto o ci è stato detto, quando c’è una crisi di pianto, quando c’è un attacco d’ansia o di panico, quando uno spavento ci lascia senza fiato.
L’esortazione “respira!” viene usata spesso come una specie di pronto soccorso.
Eppure il respiro è una delle funzioni automatiche di cui raramente siamo consapevoli, come il battito cardiaco.
È davvero un controsenso? Un’abitudine? O c’è di più.
Qualcosa in più c’è.
Fate un esperimento: in questo preciso momento, mentre state leggendo, prendete consapevolezza del vostro respiro e cominciate a renderlo man mano più affrettato. È difficile, vero?
Il fatto è che respiro, battito cardiaco e stato d’animo sono coordinati.
Lasciamo stare il battito cardiaco, difficile da governare (anche se sappiamo tutti che qualcuno ci riesce) e concentriamoci su respiro e stato d’animo.
Ma il bello è che è vero anche il contrario.
Provateci, e rendete il respiro la vostra arma migliore per assumere lo stato d’animo che più vi fa star bene.