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Stanca, ma felice

Riassunto attività, e pensieri in libertà

Forse qualcuno ricorda come concludevamo, spesso, i temi alle scuole elementari, soprattutto quando si doveva raccontare di una vacanza o di una gita: “e poi siamo tornati a casa, stanchi, ma felici”. 
Ed è così che mi sento. 

Sono reduce da una giornata di aula presso un’azienda. Decisamente faticosa, ma estremamente soddisfacente. Argomento un po’ complesso, tanta gente in aula e … ho ricevuto ringraziamenti e complimenti. Certo, mi pagano, ma a volte guadagno di più facendo lavori da scrivania: io sono un po’ pignola e anche se vado in aula a trattare argomenti che non solo conosco bene, ma ho già raccontato molte volte, ogni volta faccio una presentazione nuova e cerco nuovi esercizi, che si adattino meglio a ciò che serve all’azienda. Quindi mi pagano la giornata di aula, ma per me le giornate di lavoro sono almeno tre. Ma la soddisfazione ha un altissimo valore! 

E sono quasi pronta a ripartire: la sera del venerdì 13 aprile sarò a Solarolo per un incontro de I Cultunauti, un club di lettura. 

Ovviamente non mi pagano, ed è gratuito anche l’ingresso per chi vuole venire ad ascoltare. 

Ma … vi rendete conto che è una rassegna che si chiama Voci di donna, che ospita scrittrici “vere” e che nella locandina mi hanno definito scrittrice!? 

Certo, scrivo, ho pubblicato dei libri e ne sto per pubblicare almeno due quest’anno. Eppure per me lo scrittore è quello che si mantiene con la vendita dei libri. Mi piacerebbe, ma non è la realtà. Non ancora!
Autore: Carla Fiorentini 23 febbraio 2025
Mi dispiace doverlo ammettere: la gestione delle persone attraverso la paura funziona.
Autore: Carla Fiorentini 23 febbraio 2025
Se pensi di essere troppo piccole per fare la differenza, prova a dormire con una zanzara. Dalai Lama
Autore: Carla Fiorentini 23 febbraio 2025
Uno stile di management che non trovi sui libri
Autore: Carla Fiorentini 10 febbraio 2025
Il 20 Marzo sarà, come ogni anno, la Giornata mondiale della felicità.
Autore: Carla Fiorentini 10 febbraio 2025
Pensi ci siano differenze tra la definizione di guarito e clinicamente guarito ?
Autore: Carla Fiorentini 2 febbraio 2025
L’esempio insegna più delle parole
Autore: Carla Fiorentini 2 febbraio 2025
Dedicato a chi si occupa di salute
Autore: Carla Fiorentini 2 febbraio 2025
Esercizio in visualizzazione guidata
Autore: Carla Fiorentini 27 gennaio 2025
Se due individui sono sempre d'accordo su tutto, vi posso assicurare che uno dei due pensa per entrambi. - Sigmund Freud.
Autore: Carla Fiorentini 19 gennaio 2025
La comunicazione non verbale e paraverbale sono in diretto collegamento con il nostro inconscio. Così, conoscere almeno i primi rudimenti di comunicazione non verbale aiuta a conoscere meglio gli altri, interpretare il loro pensiero, comprendere i loro bisogni. Aggiungo, per chi ha già qualche conoscenza di programmazione neurolinguistica, che la postura, i movimenti, il tono di voce, contraddistinguono le tre tipologie: visivo, uditivo e cinestesico. Ciò che, invece, probabilmente tutti sappiamo, ma non ci soffermiamo mai a riflettere in merito, sono i collegamenti tra stato d’animo ed elementi di comunicazione non verbale, e come questi possano davvero aiutarci a vivere meglio. È importante ricordare che esiste un collegamento reciproco tra stato d’animo e non verbale . Mi spiego meglio. Qualunque sia la nostra postura abituale, quando siamo tristi o preoccupati la nostra prima, spesso inconscia, reazione è quella di abbassare le spalle, incassare la testa, abbassare i bordi delle labbra (una sorta di sorriso al contrario). Quando siamo allegri la nostra postura è esattamente l’opposto. E allora? Testa alta, sorriso stampato, spalle bene in fuori: credetemi, non risolve i problemi, ma cambia subito l’umore, e lo spirito con cui affrontare quello che non va. Analogamente: se siamo in uno stato d’animo d’ansia il respiro si fa più corto e affrettato, il tono di voce più acuto e le parole escono molto più in fretta. Uno sforzo volontario per respirare a pieni polmoni, modulare il tono di voce e parlare più lentamente … e l’ansia si attenua. Provare per credere!
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