Ribaltiamo…
L’importanza di guardare da prospettive diverse

Difficile dimenticare Robin Williams, professore ne L’attimo fuggente, che sale sulla cattedra per insegnare a guardare il mondo da diverse prospettive!
E sai una cosa? Ha assolutamente ragione!
Ci sono due cose che aiutano, tanto, a gestire le esperienze difficili. Due elementi che non solo contribuiscono a trasformare la difficoltà in risorsa, vero obiettivo di ciò che definisco “gestire l’esperienza”, ma che, una volta imparati, servono ogni giorno:
- cambiare prospettiva
- l’ironia e l’auto-ironia
Raramente, nei corsi, riesco a dare sufficiente spazio a coltivare queste cose, nonostante io parli di tecniche ad hoc e faccia fare esercizi.
C’è, tuttavia, una specie di gioco
che aiuta a sviluppare entrambe: ribaltare i modelli mentali. Ogni tanto scrivo su questo argomento, e ora voglio dargli lo spazio che, secondo me, merita.
I modelli mentali
sono abitudini di pensiero a cui facciamo seguire consuetudini di azioni, qualcosa che abbiamo imparato, o che ci hanno insegnato, e che diamo per scontato che siano vere, adeguando e ripetendo i nostri comportamenti in base a quello che riteniamo essere Verità.
Spesso, poi, quelle abitudini diventano assolute convinzioni e non di rado limitanti.
Ma, e questo è importante, non si tratta di sostituire una convinzione con un’altra, nemmeno se pensiamo di poter sostituire una convinzione limitante con una convinzione potenziante.
Il gioco è quello di avere un approccio assolutamente ironico, spesso auto-ironico, per mantenersi flessibili e aperti ad ogni possibilità.
Perché se tutto è possibile, io ho la libertà di scegliere
(ti pare poco?).
Ho iniziato anni fa a fare questo gioco, in buona parte grazie alla conoscenza dell’I Ching che aiuta moltissimo a cambiare prospettiva. Poi hanno contribuito la mia curiosità, la mia innata capacità di diventare polemica ogni volta che mi si propone qualcosa come verità assoluta e la mia voglia di ridere soprattutto nei momenti difficili.
Mi sono resa conto che il gioco aiuta, e ho scritto spesso articoli ribaltando modelli mentali. Ora, complice la noia provocata dallo stare decisamente troppo in casa, Ribaltiamo...
prende nuovo vigore. Come? Aspetta e vedrai.

Dopo una laurea in chimica e tecnologie farmaceutiche e oltre 20 anni di carriera in aziende farmaceutiche multinazionali, e continuando ad aggiornarmi anche da quando faccio la libera professione, credevo si sapere molto sui placebo e sull’effetto placebo. Ma questo libro mi ha affascinato e fatto fare nuove scoperte fin dalle prime pagine. I suoi pregi sono moltissimi. I pregi pratici: è piccolo, leggero, economico. Può essere messo in borsa e letto ovunque. E anche queste piccole cose non sono da sottovalutare. È scritto benissimo. Si pone l’obiettivo di essere un testo divulgativo, e lo è davvero . Ricchissimo di cultura e di riferimenti storico – letterari – filosofici manca totalmente di pomposità o frasi contorte che spesso si trovano in questo tipo di libri. Qui c’è la cultura vera. Einstein diceva “ Non hai veramente capito qualcosa fino a quando non sei in grado di spiegarlo a tua nonna ”, affermazione che condivido appieno perché chi sa davvero sa anche semplificare i concetti. Fabrizio Benedetti sa. Sa spiegare, sa affascinare. E il libro è anche affascinante per i contenuti, il rigore scientifico. È imperdibile per tutti coloro che lavorano in ambito salute, ed è utile per tutti.

Il titolo completo del libro è Intelligenza emotiva Cos’è e perché può renderci felici. Daniel Goleman è sicuramente il più autorevole esperto mondiale di intelligenza emotiva. Il libro viene talvolta dichiarato “fuori catalogo”, ma vi assicuro che si trova ancora, sia in libreria che per gli acquisti on line. Queste le notizie pratiche. E poi, che dire? È interessante, scritto bene, leggibilissimo. E, soprattutto, imperdibile per chiunque abbia interesse per le relazioni umane, per chi educa, collabora o guida altri esseri umani.