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News Gennaio 2022 Let it be

Un mese di serenità interiore

Comincio col dire che gennaio è il mese dei pagamenti, molti annuali, e da ben prima della libera professione le uscite di gennaio sono superiori alle entrate. È così, lo so, ma non mi ci abituo.


È stato un altro mese di pandemia, odio, polemiche, notizie allarmanti e strane disposizioni.

Poi le giornate dell’elezione del presidente della Repubblica. Mattarella mi piace, ho per lui la massima stima, ma per chi, come me, crede nei valori della democrazia e della responsabilità questa settimana è stata a dir poco deludente.

Se non basta come ansia, aggiungo la Giornata della memoria, tributo doveroso, e terribilmente angosciante.

Poi ci sono in ballo le visite mediche, e ho saputo che persone a cui voglio bene hanno gravi problemi.


Non è accaduto nulla di esplosivo, catastrofico, dirompente: si tratta di far fronte a problematiche che so essere assolutamente normali.

Non posso decidere cosa accade, ma posso decidere come affrontare ciò che accade.


Certo che avrei anche potuto far l’elenco delle piccole cose positive, e sono ben consapevole che ci sono state, ci sono e ci saranno, piccole o grandi, ma il messaggio che voglio ricordare da questo mese di gennaio è di non rinnegare o svicolare le difficoltà, e mantenere serenità e gioia anche in presenza di difficoltà.

Questo dipende da me, questo posso farlo, pur commuovendomi al ricordo che lager, arrabbiandomi per la pochezza della politica o cercando di calcolare come far fronte alle spese o preoccupandomi, e tanto, per la salute di amici.



Non è pensiero positivo. È consapevolezza di gioia interiore. 

Autore: Carla Fiorentini 23 febbraio 2025
Mi dispiace doverlo ammettere: la gestione delle persone attraverso la paura funziona.
Autore: Carla Fiorentini 23 febbraio 2025
Se pensi di essere troppo piccole per fare la differenza, prova a dormire con una zanzara. Dalai Lama
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Il 20 Marzo sarà, come ogni anno, la Giornata mondiale della felicità.
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Se due individui sono sempre d'accordo su tutto, vi posso assicurare che uno dei due pensa per entrambi. - Sigmund Freud.
Autore: Carla Fiorentini 19 gennaio 2025
La comunicazione non verbale e paraverbale sono in diretto collegamento con il nostro inconscio. Così, conoscere almeno i primi rudimenti di comunicazione non verbale aiuta a conoscere meglio gli altri, interpretare il loro pensiero, comprendere i loro bisogni. Aggiungo, per chi ha già qualche conoscenza di programmazione neurolinguistica, che la postura, i movimenti, il tono di voce, contraddistinguono le tre tipologie: visivo, uditivo e cinestesico. Ciò che, invece, probabilmente tutti sappiamo, ma non ci soffermiamo mai a riflettere in merito, sono i collegamenti tra stato d’animo ed elementi di comunicazione non verbale, e come questi possano davvero aiutarci a vivere meglio. È importante ricordare che esiste un collegamento reciproco tra stato d’animo e non verbale . Mi spiego meglio. Qualunque sia la nostra postura abituale, quando siamo tristi o preoccupati la nostra prima, spesso inconscia, reazione è quella di abbassare le spalle, incassare la testa, abbassare i bordi delle labbra (una sorta di sorriso al contrario). Quando siamo allegri la nostra postura è esattamente l’opposto. E allora? Testa alta, sorriso stampato, spalle bene in fuori: credetemi, non risolve i problemi, ma cambia subito l’umore, e lo spirito con cui affrontare quello che non va. Analogamente: se siamo in uno stato d’animo d’ansia il respiro si fa più corto e affrettato, il tono di voce più acuto e le parole escono molto più in fretta. Uno sforzo volontario per respirare a pieni polmoni, modulare il tono di voce e parlare più lentamente … e l’ansia si attenua. Provare per credere!
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