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Una gradita sorpresa

Una mail da Google alert

Oggi mi è arrivata una mail da Google alert: I 10 migliori libri sulla gestione della farmacia - Notizie scientifiche.it

Ero curiosa, ovviamente.


Il farmacista è uno dei target che seguo, a cui dedico attenzione e articoli, sia perché fino a pochi anni fa ero iscritta all’Ordine dei farmacisti, sia perché ho tenuto tanti corsi ed elaborato tanti progetti dedicati al farmacista.

La sorpresa è stata trovare il mio libro per il farmacista nella classifica dei 10 migliori libri sulla gestione della farmacia.

Questo è ciò che racconta la classifica.

Il farmacista che comunica di Carla Fiorentini e Luisa Ferrario affronta la crescente necessità di una comunicazione efficace nella pratica farmaceutica. Il libro copre varie tecniche di comunicazione. Descrive l’importanza di costruire relazioni tra farmacisti, pazienti e operatori sanitari. Combina la teoria con esercizi pratici, casi di studio ed esempi per migliorare le capacità comunicative dei farmacisti nelle interazioni quotidiane.


Sono felice, ovviamente. Non solo per essere entrata in classifica, ma per la storia del libro e, soprattutto, di ciò che è accaduto poi.


Ho scritto quel libro prima della diagnosi di tumore, e di ciò che ne è seguito. Ho scritto quel libro in un’altra vita.

Sono passati anni, e avvenimenti.

Oggi ho ritrovato la gioia e il tempo per scrivere, e mi chiedo se i miei libri, attuali e futuri, hanno un significato e un’utilità.

Il messaggio di oggi è già una buona risposta!

Guarda la classifica


Autore: Carla Fiorentini 23 febbraio 2025
Mi dispiace doverlo ammettere: la gestione delle persone attraverso la paura funziona.
Autore: Carla Fiorentini 23 febbraio 2025
Se pensi di essere troppo piccole per fare la differenza, prova a dormire con una zanzara. Dalai Lama
Autore: Carla Fiorentini 23 febbraio 2025
Uno stile di management che non trovi sui libri
Autore: Carla Fiorentini 10 febbraio 2025
Il 20 Marzo sarà, come ogni anno, la Giornata mondiale della felicità.
Autore: Carla Fiorentini 10 febbraio 2025
Pensi ci siano differenze tra la definizione di guarito e clinicamente guarito ?
Autore: Carla Fiorentini 2 febbraio 2025
L’esempio insegna più delle parole
Autore: Carla Fiorentini 2 febbraio 2025
Dedicato a chi si occupa di salute
Autore: Carla Fiorentini 2 febbraio 2025
Esercizio in visualizzazione guidata
Autore: Carla Fiorentini 27 gennaio 2025
Se due individui sono sempre d'accordo su tutto, vi posso assicurare che uno dei due pensa per entrambi. - Sigmund Freud.
Autore: Carla Fiorentini 19 gennaio 2025
La comunicazione non verbale e paraverbale sono in diretto collegamento con il nostro inconscio. Così, conoscere almeno i primi rudimenti di comunicazione non verbale aiuta a conoscere meglio gli altri, interpretare il loro pensiero, comprendere i loro bisogni. Aggiungo, per chi ha già qualche conoscenza di programmazione neurolinguistica, che la postura, i movimenti, il tono di voce, contraddistinguono le tre tipologie: visivo, uditivo e cinestesico. Ciò che, invece, probabilmente tutti sappiamo, ma non ci soffermiamo mai a riflettere in merito, sono i collegamenti tra stato d’animo ed elementi di comunicazione non verbale, e come questi possano davvero aiutarci a vivere meglio. È importante ricordare che esiste un collegamento reciproco tra stato d’animo e non verbale . Mi spiego meglio. Qualunque sia la nostra postura abituale, quando siamo tristi o preoccupati la nostra prima, spesso inconscia, reazione è quella di abbassare le spalle, incassare la testa, abbassare i bordi delle labbra (una sorta di sorriso al contrario). Quando siamo allegri la nostra postura è esattamente l’opposto. E allora? Testa alta, sorriso stampato, spalle bene in fuori: credetemi, non risolve i problemi, ma cambia subito l’umore, e lo spirito con cui affrontare quello che non va. Analogamente: se siamo in uno stato d’animo d’ansia il respiro si fa più corto e affrettato, il tono di voce più acuto e le parole escono molto più in fretta. Uno sforzo volontario per respirare a pieni polmoni, modulare il tono di voce e parlare più lentamente … e l’ansia si attenua. Provare per credere!
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